Continuano a essere oggetto di forti discussioni le conseguenze del voto sulla Brexit, dopo che nella giornata di ieri i paesi dell’UE hanno fissato una serie di linee guida stringenti per l’uscita del Regno Unito dall’Unione.
A rispondere a mezzo stampa è il primo ministro britannico Theresa May, che al Telegraph ha affermato: “Vorrei insistere sul fatto che non abbiamo un accordo sulla Brexit da Bruxelles. Abbiamo le loro linee guida negoziali, abbiamo le nostre linee guida negoziali e il discorso alla Lancaster House da me pronunciato sull’argomento a gennaio”.
“L’aspetto fondamentale – afferma la May – è che intorno al tavolo si sieda premier del Regno Unito forte, con un forte mandato da parte del popolo del Regno Unito, un fatto che rafforzerà la nostra posizione negoziale per garantire che otterremo il migliore accordo possibile”.
Tanti i temi sul tavolo si passa dal libero mercato senza dazi, al termine della giurisdizione delle Corti europee e la fine della libera circolazione dei migranti e del ricollocamento, conche di svariate agenzie governative. Temi su cui l’Europa non sembra disposta a fare sconti: secondo stime non ufficiali, il conto economico a carico del regno Unito sarebbe di almeno 60 miliardi. Le trattative si preannunciano serratissime.