I circa 12.500 dipendenti Alitalia hanno deciso il loro futuro occupazionale. Il “no” al piano di salvataggio ha vinto con il 67% delle preferenze. Una piccola folla, composta da lavoratori Alitalia, rappresentanti sindacali e cronisti si è radunata davanti alla ‘Training Academy’, il centro per lo spoglio.
L’affluenza alle urne ha superato il 95%. Alla chiamata dei sindacati che hanno siglato l’accordo, hanno risposto oltre 10mila persone, in sostanza la quasi totalità dei naviganti (1.500 piloti e 3mila assistenti di volo) oltre agli 8mila impiegati e addetti di ‘terra’.
Oggi, invece, il CDA si è riunito in via preliminare in vista di una eventuale richiesta di amministrazione straordinaria speciale e la possibile trattativa con i tedeschi di Lufthansa. Il comunicato: “Alitalia ha deciso di avviare le procedure previste dalla legge e ha convocato un’assemblea dei soci per il 27 aprile al fine di deliberare sulle stesse. A seguito dell’esito negativo della consultazione referendaria, il programma e l’operatività dei voli Alitalia non subiranno al momento modifiche”
I “no” hanno stravinto tra il personale navigante, con 3.166 voti contrati e 304 favorevoli. In linea anche il personale di terra dello scalo di Fiumicino, con 648 contro 407 e in quella della cosiddetta ‘pista’ con 957 contro 577. Stesso esito a Malpensa (278 a 39), Linate (698 a 153) e dagli uffici della Magliana (amministrativi, call center, informatici, con 193 contrari e 39 favorevoli). I “sì”, invece, hanno prevalso nell’urna 2 (ancora amministrativi e personale non operativo, con 777 voti contro i 443 “no”), nel reparto ‘manutenzione’ (749 a 373) e nelle periferie (161 a 60). Le schede bianche sono state in totale 17, quelle nulle 134.
“Il governo ha accolto la notizia con rammarico e sconcerto, per un esito che mette a rischio il piano di ricapitalizzazione della compagnia”, dichiarano in un comunicato congiunto i ministri dello Sviluppo Carlo Calenda, dei Trasporti Graziano Delrio e del Lavoro Giuliano Poletti. “A questo punto l’obiettivo del governo, in attesa di capire cosa decideranno gli attuali soci di Alitalia, sarà quello di ridurre al minimo i costi per i cittadini italiani e per i viaggiatori”.