Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni crede in un esito positivo della lotta all’Isis: “Questo può essere l’anno della sconfitta di Daesh (Isis, ndr), ha detto intervenendo a Washington al “Think tank Center for strategic e international studies (Csis)“. Il premier ha elencato le “priorità nell’area del Mediterraneo: combattere il terrorismo e in particolare sradicare Daesh”.
Quanto alla Siria: “Assad non può essere l’uomo del futuro. C’è una soluzione militare a Raqqa ma non a Damasco, perché a Damasco deve essere trovata una soluzione politica coinvolgendo Assad ma anche le opposizioni, sotto l’egida dell’Onu“.
“I rapporti con gli Stati Uniti sono sempre stati il pilastro della nostra politica estera. È interesse dell’Italia coltivare questa relazione perché è fondamentale per gestire le crisi del Mediterraneo a partire dalla Libia“, ha aggiunto.
Ma Gentiloni sottolinea: “Questo non vuol dire solo confermare un ancoraggio storico della nostra politica estera ma coltivare i nostri interessi nazionali, con i nostri principi e i nostri valori che sosteniamo a testa alta”.