“Da stasera inizio lo sciopero della fame e invito tutti a mobilitarsi per chiedere che vengano rispettati i miei diritti”. Lo ha annunciato Gabriele Del Grande, il giornalista e documentarista italiano bloccato da una settimana dalle autorità turche al confine con la Siria .
Il giovane ha quindi spiegato: “I miei documenti sono in regola, ma non mi è permesso di nominare un avvocato. La ragione del fermo è legata al contenuto del mio lavoro. Ho subito interrogatori al riguardo e ho potuto telefonare solo dopo giorni di protesta. Non mi è stato detto che le autorità italiane volevano mettersi in contatto con me“.
“Sto bene, non mi è stato torto un capello ma hanno sequestrato il mio cellulare e le mie cose, sebbene non mi venga contestato nessun reato”, ha comunque rassicurato.
Ai compagni e alla compagna, Del Grande ha raccontato: “Mi hanno fermato al confine, e dopo avermi tenuto nel centro di identificazione e di espulsione di Hatay, sono stato trasferito a Mugla, sempre in un centro di identificazione ed espulsione, in isolamento”.
Foto da Twitter.