Gianni Boncompagni è morto a Roma, all’età di 84 anni. Era nato ad Arezzo il 13 maggio 1932 ed è stato tra i grandi innovatori dello spettacolo italiano.
Boncompagni si è imposto all’attenzione per alcuni programmi radiofonici che negli anni 60 e 70 hanno avuto un successo che adesso verrebbe definito “virale”. Tutti quelli che hanno almeno 40 anni ricorderanno “Alto gradimento” e “Bandiera gialla”. E poi la sua prima Tv con la trasmissione musicale “Discoring”. E’ in quegli anni che si cementa una delle coppie più popolari di sempre dello spettacolo, in grado di cambiare il linguaggio radiofonico e televisivo: al fianco di Boncompagni c’è un ancora giovane Renzo Arbore che dimostra grande talento e altrettanta fantasia e capacità innovativa che sfocierà in una storica trasmissione domenicale di Rai2, “L’altra domenica”.
Tra i suoi programmi di successo si ricordano, in qualità di autore e poi regista, Pronto Raffaella?, Domenica In, Non è la Rai, Carramba, Macao. La scomparsa è stata annunciata all’ANSA dalle figlie Claudia, Paola e Barbara: “Dopo una lunga vita fortunata, circondato dalla famiglia e dagli amici se n’è andato papà, uomo dai molti talenti e padre indimenticabile”.
La camera ardente sarà allestita martedì 18 aprile a Roma, alle 12, nella sede Rai di via Asiago 10.
Tanti, nella giornata di oggi, gli attestati di stima e i ricordi da parte di artisti italiani quali Pippo Baudo, Maurizio Costanzo, Renzo Arbore e Fiorello.