Si chiama Li Yonghong ed è il nuovo proprietario dell’AC Milan. L’uomo d’affari cinese ha completato un closing che sembrava ormai infinito e irrealizzabile, diventando il patron di uno dei club più prestigiosi del mondo attraverso cui forse avrebbe nuovo risolto sui mercati internazionali.
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Li Yonghong è infatti un broker cinese, attivo soprattutto nel mondo dell’edilizia, del packaging e nel settore dei fosfati, di cui una parte appartenente alla moglie Huang ed è socio di minoranza di diverse società: New China Building, Zhuhai Zhongfu Enterprise e Zhuhai Zhongfu Plastic Bottling Co Ltd.
Per riuscire nel closing (coadiuvato da David Han) la strada è stata ardua: dapprima l’apertura della trattativa con Fininvest attraverso il veicolo Sino Europe Sports, che nel corso dei mesi ha perso via via tutti i propri partner; poi il passaggio ad un’operazione off-shore attraverso la Rossoneri Sport Investiment Lux (sita in Lussemburgo) e il fondo Elliott che ha anticipato gran parte del denaro investito.
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Il patrimonio personale di Li è stimato in circa 504 milioni di euro; in Cina, però, il broker è conosciuto solamente per una truffa alla fine degli Anni 90 ai danni di oltre diciottomila risparmiatori (vicenda però mentita da un comunicato dallo stesso Yonghong Li) e in tempi più recenti (2012) una censura e una multa da 80 mila euro per violazione di norme riguardanti report e comunicazioni pubbliche da parte della Borsa di Shanghai (Shanghai Stock Exchange) in merito alla gestione di Duolun S.p.A.