Come ci si poteva aspettare, è stata una partita parecchio equilibrata: il Pescara, però, ha avuto più lampi ed occasioni per vincerla. Lotta per la retrocessione definitivamente chiusa?
EMPOLI: Skorupski 6,5; Laurini 6, Veseli 4,5, Barba 6, Pasqual 7; Krunic 6, Buchel 6,5 (dal 26′ s.t. Dioussè 6), Croce 6,5; El Kaddouri 7; Marilungo 6,5 (dal 17′ s.t. Pucciarelli 6), Thiam 6(dal 40′ s.t. Michedlidze s.v.).
I MIGLIORI DELL’EMPOLI
El Kaddouri: un giocatore dotato di questa tecnica, non poteva che essere decisivo in un match così “povero di contenuti”. Oltre al furbo gol di punta, serve numerosi assist ai compagni, mal sfruttati.
Pasqual: come ai vecchi tempi, delizia il pubblico con quello splendido piede sinistro, utilizzato come un telecomando per i calci di punizione. Solo il palo gli nega la gioia del gol.
I PEGGIORI DELL’EMPOLI
Veseli: un suo clamoroso svarione difensivo dopo pochi minuti poteva indirizzare la gara. Tiene tutti in gioco in occasione del gol di Caprari. Che altro?
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PESCARA: Fiorillo 6,5; Zampano 6,5, Bovo 6, Campagnaro 6, Biraghi 6,5; Memushaj 6, Muntari 5 (dal 17′ s.t. Bruno 6), Coulibaly 6,5 (dal 23′ s.t Verre 6,5); Benali 5, Bahebeck 6,5 (dal 35′ p.t. Brugman 6), Caprari 7.
I MIGLIORI DEL PESCARA
Bahebeck: la sua partita dura solamente 35 minuti (ennesimo infortunio muscolare della stagione), abbastanza però per essere decisivo. Suo il preciso assist in profondità per il gol di Caprari.
Caprari: indispensabile, nel bene e nel male. Il destino del Pescara dipende prevalentemente da lui, fa tutto lui nel primo tempo: prima un gol divorato, poi un gol da grande attaccante, dopo un dribbling secco al portiere.
I PEGGIORI DEL PESCARA
Muntari: il suo compito, in teoria, sarebbe quello di dare ordine alla squadra. Fa tutto il contrario, sbagliando una quantità enorme di passaggi. Zeman intuisce e gli preferisce Bruno dopo appena un’ora.
Benali: senza dubbio il più in ombra del terzetto offensivo. Ha una colossale occasione per segnare a 10 minuti dal termine ma la spreca malamente tirando a lato.