Stop immediato all’espianto degli ulivi in Puglia, nell’area del cantiere di Melendugno, dove dovrebbe sorgere il gasdotto. Il presidente del Tar del Lazio ha, infatti, accolto, con decreto, l’istanza della Regione Puglia per l’annullamento, previa sospensione, delle note del Ministero dell’Ambiente con le quali veniva dichiarata pienamente ottemperata la prescrizione A.44 riferita alla cosiddetta fase 0 dei lavori, autorizzando TAP all’espianto degli ulivi.
Il Tar ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti in attesa della discussione dell’istanza cautelare fissata per il 19 aprile.
Stamani le strade di accesso al cantiere sono risultate nuovamente sbarrate da blocchi fatti con pietre, materiale di risulta e pneumatici e l’area è interdetta al traffico veicolare. Le forze di polizia non sono presenti sul posto e i lavori sono fermi.
Intanto, si sono verificati nuovi danneggiamenti in località San Basilio, dove Tap deve estirpare, per poi piantarli nuovamente nella stessa area, gli ulivi per avviare i lavori di realizzazione del microtunnel del gasdotto. La recinzione di tutto il lotto A/1 risulta stamani totalmente priva della recinzione metallica, divelta probabilmente dalle frange più estreme degli attivisti che si oppongono alla realizzazione dell’opera.