Alatri, in migliaia per l’ultimo saluto ad Emanuele |La madre: “Non ha incontrato il buon samaritano”

di Redazione

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Alatri, in migliaia per l’ultimo saluto ad Emanuele |La madre: “Non ha incontrato il buon samaritano”

| sabato 01 Aprile 2017 - 14:03

Oggi è il giorno dell’ultimo saluto ad Emanuele il 20enne pestato a morte dal branco nel piccolo centro del Frusinate. I funerali del ragazzo sono iniziati poco dopo le 15 in una chiesa gremita. Accanto al feretro la mamma, il papà, il fratello e la sorella di Emanuele, oltre agli altri parenti.

A celebrare il rito funebre è stato il vescovo di Anagni-Alatri, Lorenzo Loppa. “Le esequie di Emanuele ci interpellano sulla nostra capacità di amare – ha detto -. Ecco chi vince la morte: è l’amore. Noi dobbiamo passare dal sentimento di vendetta a uno di misericordia e di responsabilità. C’è un solo modo per far finire la violenza: è non rispondere con la violenza. Perché la violenza prospera sulla violenza”.

“Ringrazio tutti voi per ogni vostra lacrima, perché le mie non sarebbero bastate. Dio non ha chiamato Emanuele perché era cattivo, l’ha solo ricevuto dalla cattiveria degli uomini, Dio l’ha accolto“. Così la madre di Emanuele durante il funerale.

Precedentemente un corteo di amici e parenti era partito, dietro al carro funebre, dalla casa dove viveva il ragazzo. La bara è bianca, “perché Emanuele è morto da innocente”, dicono gli amici e all’arrivo in chiesa è stata accolta da un lungo applauso. Gli amici si sono dati il cambio per trasportare il feretro seguito da un lungo corteo di persone in lacrime.

Sono tanti gli striscioni appesi attorno alla chiesa di Tecchiena: ‘Nessuno muore mai completamente… rimarrai sempre vivo dentro di noi!’, ‘Vorrei solo averti di nuovo accanto, stringerti e dirti che la vita è un po’ meno complicata se ci sei tu con me’ con la foto di Emanuele e di un suo amico.

Intanto uno dei due fermati per l’omicidio nega di aver partecipato al pestaggio, ma gli inquirenti non lo ritengono credibile. L’altro fermato si è avvalso della facoltà di non rispondere.

EFranco Castagnacci, il padre di Mario, uno dei due fermati, chiederà di essere ascoltato dalla Procura di Frosinone riguardo la sua posizione che lo vede indagato con l’accusa di rissa. A confermarlo è il suo avvocato, Marilena Colagiacomo. L’uomo difende il figlio, che davanti al procuratore di Frosinone, ha detto di essere innocente. “Mio figlio Mario non ha infierito in niente – ha concluso -. Non ha dato nessun colpo finale”.

“Lunedì presenterò istanza al procuratore”, ha spiegato il legale.

 

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