Walter Sabatini, a margine di un dibattito del progetto “Sport & lavoro” all’università Roma Tre, ha “benedetto” l’arrivo del nuovo ds della Roma, Ramón Rodríguez Verdejo, detto Monchi, dando ormai per scontata la felice conclusione della trattativa.
Una scelta giudicata positivamente dall’ex DS che fatica però a nascondere i rimpianti della sua gestione: “Oggi è una giornata per me infausta. È quasi ufficiale Monchi alla Roma: hanno fatto un’ottima scelta, ma io da oggi ho davvero smesso di essere il diesse della Roma. Guardo sempre i miei giocatori, come se fossi ancora parte in causa. Da oggi cercherò di dismettere questo mio stato d’animo.”.
Sabatini si spiega: “Sono stato fino ad ottobre il direttore sportivo della Roma, però in questi mesi ho comunque pensato alle cose della mia vita come ds della Roma. Odio aver perso la Roma, la Roma è stata la mia vita, la amo e l’ho sempre seguita in questi mesi, ho sempre seguito le partite con sofferenza estrema. Quello che abbiamo fatto in questi anni come plusvalenze è stato molto importante perché ha regolato diverse questioni con la Uefa ed evitato diverse ricapitalizzazioni. Monchi? Lo rispetto come uomo e come professionista. Ha fatto cose importanti al Siviglia, generando plusvalenze. Ha una grande competenza ma non è Re Mida”.
Poi un commento alle prestazioni dei giallorossi: “La Roma da 3-4 anni è una squadra molto forte, ma è incappata in un ciclo straordinario della Juventus. I giallorossi hanno fatto cose che sono andate oltre la possibilità numerica e calcistica. La Roma farà fatica a mantenere il secondo posto ma credo ci riuscirà. Spalletti? Un uomo un po’ polemico ma non ha mai detto una cosa inutile. Merita di vincere qualcosa con la Roma e sarebbe l’unico in grado di farlo, portando la Roma dentro un percorso che non è mai stato frequentato. Se lui se ne va sarebbe una perdita enorme”.