Sorprendente dato fornito dal Ministero della Salute. Il consumo della “pillola del giorno dopo” – o per meglio dire, “dei 5 giorni dopo” – ha avuto una crescita enorme nel 2016, superando le 200 mila confezioni vendute. In pratica, una ogni due minuti. Questo contraccettivo d’emergenza, acquistabile senza ricetta medica (tranne per le minorenni) ha un costo di 26 euro e 90 e la sua vendita è stata liberalizzata nel maggio 2015.
Nei primi mesi del 2014 ne erano state vendute 13 mila, nello scorso anno le vendite hanno superato questa cifra ben 15 volte. I dati, pubblicati sul Corriere della Sera, sono stati commentati dalla vicepresidente del Consiglio superiore di Sanità, Eleonora Porcu.
La scelta di fare uso di questo contraccettivo, secondo l’esperta, rappresenta più un fallimento che una vera conquista. “Il record di vendite dimostra che in Italia non c’è una cultura consapevole della procreazione. Ci si affida alla contraccezione d’emergenza e non a una vera programmazione o meno delle gravidanze. Io lo sento come un mio fallimento perché, insieme ai colleghi medici, non sono riuscita a vincere la battaglia di un’informazione corretta”.
Con la diffusione della pillola contraccettiva, diminuiscono anche gli aborti del 9,3%. “Le donne hanno sempre ragione – conclude Porcu -, loro se la cavano come possono. Ma perché noi non riusciamo a fare passare il messaggio di come si fa vera prevenzione di una gravidanza indesiderata, senza ricorrere a metodi d’emergenza?”.