Le pagelle di Udinese – Palermo, match valido per la 29a giornata del campionato di Serie A, a cura della redazione di Sì24.
UDINESE: Scuffet 6,5; Widmer 6, Danilo (cap.) 6,5, Angella 6, Samir 6,5 (dal 28′ s.t. Hertaux 7); Badu 6, Hallfredsson 6, Jankto 7 (dal 39′ s.t. Kums s.v.); De Paul 7,5, Zapata 8, Thereau 7 (dal 14′ s.t. Perica 6). ALL.: Delneri.
I MIGLIORI DELL’UDINESE
De Paul 7,5: Un moto perpetuo. Copre benissimo tutta la fascia destra del campo senza perdere mai di vista quello che è il suo vero compito: creare gioco. All’indubbio dinamismo, il talentino argentino abbina una straordinaria qualità nel saltare l’uomo. Chochev e Gazzi, infatti, si trovano spesso a rincorrerlo. Il gol del 3-1 corona una prestazione da applausi.
Thereau 7: Undicesima perla stagionale per l’esperto attaccante bianconero. Nonostante gli spazi concessi dalla formazione siciliana siano piuttosto ridotti, Thereau riesce a trafiggere Posavec con una bella staffilata da fuori area. Ottimo il lavoro di sacrificio in copertura. Un francese “d’annata”.
Zapata 8: La solita “bestia”, sotto porta è implacabile. Con Thereau forma una coppia d’attacco di peso, concreta, da medio-alta classifica. Pochi fronzoli, tanta corsa e giusta sostanza. Uno di quei giocatori su cui poter fare sempre affidamento: tre gol nel ultime tre gare sono un bottino invidiabile.
I PEGGIORI DELL’UDINESE
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PALERMO: Posavec 5; Cionek 5 (dal 20′ s.t. Balogh 5), Gonzalez 5, Goldaniga 6,5; Morganella 4,5, Chochev 5, Gazzi 4, Aleesami 6 (dal 20′ s.t. Pezzella 5); Diamanti (cap.) 5; Nestorovski 5 (dal 37′ s.t. Jajalo 5), Sallai 6. ALL.: Lopez.
I MIGLIORI DEL PALERMO
Goldaniga 6,5: Prestazione insolitamente autorevole e con pochissime sbavature. Goldaniga recupera lo smalto perduto rilanciandosi dopo un periodo certamente non esaltante. Preciso nelle chiusure, elegante nei disimpegni e coraggioso nelle uscite palla al piede dalla linea difensiva. Il migliore dei suoi.
I PEGGIORI DEL PALERMO
Gazzi 4: Lo abbiamo sempre elogiato per il suo grande cuore. Ma il cuore, senza la giusta lucidità, non basta. A centrocampo la sua presenza non garantisce, oltre alla consueta copertura, anche una gestione del pallone serena. Troppe incertezze che il Palermo paga caro. Sfortunato sul rimpallo che consegna a Zapata il pallone dell’1-2.
Morganella 4,5: La differenza tra lui e Rispoli è eccesivamente evidente. Non è più il Morganella pre-infortunio, il leader carismatico, la locomotiva instancabile della corsia destra. Gioca con il freno a mano tirato, senza brillantezza. La sensazione è che la sua avventura in rosanero sia ormai alle battute finali.
Diamanti 5: Oggi Diamanti ha confermato tre “verità” sul suo conto: 1. Non è vero che non ha tenuta atletica, 2. Non c’è nessuno in squadra che possa far meglio di lui in attacco e 3. Non è un giocatore concreto sottoporta. Difficile stabilire quanto Diamanti possa essere irrinunciabile per Lopez, dipende dagli equilibri che si vogliono garantire in campo. Al netto di ciò, Alino è questo: prendere o lasciare (in pace). L’espulsione, molto ingenerosa, è un po’ lo specchio della sua stagione.