L’incremento di casi di morbillo registrato da inizio anno in Italia è stato definito “allarmante“. Ed effettivamente i numeri diffusi dal ministero della Salute appaiono piuttosto emblematici: oltre il 230% di casi in più da inizio gennaio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Secondo i dati del ministero, la maggior parte dei contagi è avvenuta in Piemonte, Lazio, Lombardia e Toscana: “I genitori rifiutano la vaccinazione, nonostante le evidenze scientifiche e i provvedimenti di alcune Regioni”.
“Il ministero attiverà ogni possibile procedura per garantire la piena realizzazione degli obiettivi del recente Piano nazionale di prevenzione vaccinale e per riguadagnare rapidamente le coperture vaccinali che si sono abbassate pericolosamente nel corso degli ultimi anni”, ha assicurato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.
La Lorenzin poi sottolinea: “Nonostante il Piano di eliminazione del morbillo sia partito nel 2005 e la vaccinazione contro il morbillo sia tra quelle fortemente raccomandate e gratuite, nel 2015 la copertura vaccinale contro il morbillo nei bambini a 24 mesi (coorte 2013) è stata dell’85,3% (con il valore più basso pari al 68% registrato nella PA di Bolzano e quello più alto in Lombardia con il 92,3%), ancora lontana dal 95% che è il valore soglia necessario ad arrestare la circolazione del virus nella popolazione”.