Obiettivo Champions. Dani Alves, terzino dei bianconeri, è stato intervistato dal quotidiano spagnolo “Abc” in cui ha rilanciato le ambizioni della Juventus in Europa, ma ha avuto modo di togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa contro la sua ex squadra, il Barcellona.
Sulla corsa alla Champions, il brasiliano ha dichiarato: “Abbiamo una squadra che può arrivare fino in fondo, su questo non ci sono dubbi. Però da queste parti sono molto superstiziosi, quindi meglio dirlo a bassa voce. Facciamo un passo alla volta. Ora c’è il Porto di Casillas, e dopo vediamo quello che succede”
A detta del brasiliano, l’adattamento in quel di Torino è stato facile e stride con la sua precedente esperienza in spagna : “La Juve è una squadra vincente. La Juve è un’istituzione, che ha sempre da insiegnarti qualcosa. Qua si lotta sempre per vincere. Sono felice qui, e ho tante nuove sfide in questa grande squadra. Mi piace se la gente mi vuole. Ma non resto dove non mi vogliono. Durante le mie ultime tre stagioni al Barcellona, si parlava sempre di una mia possibile partenza, ma nessuno dei dirigenti è venuto a dirmelo in faccia”.
Ed ecco che arrivano le borsate contro il Barcellona: “Hanno dimostrato di essere falsi e senza un briciolo di gratidudine. Non mi hanno dimostrato alcun rispetto. Sono venuti ad offririmi il rinnovo solo dopo il blocco di mercato imposto dalla Fifa. A quel punto ho firmato il rinnovo, con la clausola per liberarmi gratis. Ma la dirigenza che c’è ora al Barcellona non ha alcuna idea di come trattare i propri calciatori“.