In tutto il mondo si celebra oggi il “Giorno della Memoria” in ricordo degli oltre 6 milioni di ebrei, gay e rom uccisi per mano nazista nel corso della Seconda Guerra Mondiale. La data per la commemorazione venne scelta nel 2005 dall’Assemblea generale dell’Onu per ricordare il 27 gennaio 1945, giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato al Quirinale ad una cerimonia con la presidente della Camera Laura Boldrini e il presidente del Senato Pietro Grasso, diversi ministri e la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
Ci sono anche i rappresentanti della comunità ebraica. In platea anche gli studenti provenienti da alcuni Comuni delle zone colpite dal sisma del Centro Italia. “Anche per questo dobbiamo esprimere la nostra riconoscenza, profonda e convinta, per quei reduci dei campi di sterminio che ancora oggi ci raccontano e ci tramandano l’indicibile sofferenza patita. Le loro storie e le loro parole ci colpiscono, e ci chiamano, in maniera esigente, all’impegno e alla vigilanza”, ha detto il Capo dello Stato.
“Rammentare e onorare – com’è bene fare – i tanti giusti, le tanti azioni eroiche non cancella, tuttavia, le colpe di chi, anche in Italia, si fece complice dei carnefici per paura, fanatismo o interesse – prosegue Mattarella – “Pensare: “Io non c’ero, non ero ancora nato”, non può – aggiunge il capo dello Stato – rendere estraneo al dovere di rispondere alla domanda posta da un fardello cosi’ opprimente; non libera la storia presente da una domanda così stringente e carica di angoscia: come fu possibile che nel cuore dell’Europa cristiana, l’Europa culla di civiltà, nella quale erano nati i diritti della persona, i principi di libertà, eguaglianza, fraternità, si infiltrasse un cancro tanto micidiale e distruttivo?“
Nel Giorno della Memoria “ricordiamo anche i 650.000 militari italiani deportati nei campi tedeschi, perché dopo l’8 settembre si rifiutarono di servire Hitler”. “È una pagina di storia, colma di sofferenza e di coraggio, che è parte integrante della Resistenza italiana e che non sempre è adeguatamente conosciuta”.
“Ancora oggi dobbiamo chiederci: com’è possibile che, sotto forme diverse – che vanno dal negazionismo, alla xenofobia, all’antisionismo, a razzismi vecchi e nuovi, al suprematismo, al nazionalismo esasperato, al fanatismo religioso – com’è possibile, ripeto, che ancora oggi si sparga e si propaghi il germe dell’intolleranza, della discriminazione, della violenza?”, aggiunge Mattarella. La giornata della Memoria ci impone di ricordare le tante vittime di una stagione lugubre e nefasta”.
Ma impegna “a contrastare, oggi, ogni seme e ogni accenno di derive che ne provochino l’oblio o addirittura la ripetizione“. “Auschwitz è diventato un monumento contro l’orrore nazista – spiega il presidente della Repubblica – Ma è, e deve essere, anche la testimonianza consapevole, di quali sciagure sia capace di compiere l’uomo quando abbandona la strada della convivenza e della solidarietà. e imbocca la strada dell’odio”.
Il Santo Padre ha ricevuto in udienza privata in Vaticano una delegazione dell’European Jewish Congress, che rappresenta più di due milioni di ebrei in Europa, guidata dal presidente Viatcheslav Moshe Kantor, che era accompagnato dal consigliere speciale, avvocato Alessandro Ruben. Nell’occasione il Pontefice ha voluto ribadire la sua vicinanza al popolo ebraico e ha affermato che “l’Olocausto è il memoriale dell’umana crudeltà”. “In una giornata come quella di oggi – ha detto il presidente Kantor – è importante ricordare la tragedia della Shoah ma anche esprimere gratitudine nei confronti di tutte le istituzioni che proteggono gli ebrei europei che ancora oggi sono sotto attacco”.
La Casa della memoria e della Storia di Roma partecipa con otto giorni di attività fino al 1 febbraio, giorno in cui sarà inaugurata la mostra ‘Shoah la percezione e lo sguardo del contemporaneo nella fotografia e nella grafica d’arte’. In calendario proiezioni di film, testimonianze e presentazioni di libri.
Il primo giorno, invece, è fissato l’incontro ‘Barconi di ieri e barconi di oggi’, sul tema delle vicissitudini dell’imbarcazione Pentcho durante la seconda guerra mondiale. A Torino la ‘Commemorazione e omaggio alle lapidi dei caduti’ presso il cimitero monumentale alla presenza della sindaca della città.
A Milano, fino al 29 gennaio, Binario 21, diventato memoriale della Shoah della città, apre le porte al pubblico per le visite guidate e gratuite.
In foto Papa Francesco, il presidente dell’European Jewish Congress, Moshe Kantor, e il consigliere speciale dell’European Jewish Congress Alessandro Ruben