A quasi un anno di distanza dalla sua uscita nelle sale, “Fuocoammare“, docufilm italiano diretto da Gianfranco Rosi dedicato a Lampedusa, ha ricevuto la candidatura agli Oscar come miglior documentario. Il film di Rosi prodotto da 21Uno Film, Stemal Entertainment, Istituto Luce-Cinecittà e Rai Cinema, con la collaborazione di Les Films D’Ici e Arte France Cinema, racconta la vita nell’isola di Lampedusa, uno dei confini simbolici d’Europa. Nel febbraio scorso, la pellicola ha vinto l’Orso d’oro a Berlino.
LA TRAMA DI “FUOCOAMMARE”
Dopo i viaggi che lo hanno portato nei luoghi più invisibili al mondo, Rosi è giunto a Lampedusa per tentare di raccontare le storie dei suoi abitanti, spesso testimoni di una delle più grandi tragedie dei nostri tempi. Il regista di “Fuocoammare” si è trasferito nell’isola per più di un anno e ha raccontato tramite le sue immagini i destini dei lampedusani e dei migranti che giornalmente approdano sulle coste lampedusane. Il documentario racconta di Samuele, un ragazzino di 12 anni che va a scuola e che nel tempo libero ama usare la fionda e andare a caccia.
La terra che lo circonda e che lo ospita fin dalla sua nascita è testimone di tragedie giornaliere, con imbarcazioni di migranti che a stento riescono a raggiungere le coste. Samuele e i lampedusani sono testimoni muti e a volte inconsapevoli di queste morti innocenti.
LE REAZIONI DOPO LA NOMINATION AGLI OSCAR
“È un’emozione grande per me, per i Lampedusani, per i miei collaboratori, e per tutti quelli che hanno dato tanto sul fronte dell’immigrazione”, ha dichiarato al Tg2000 Pietro Bartolo, il medico protagonista di “Fuocoammare.
“Il film – sottolinea – mi ha dato l’opportunità di diffondere il messaggio che da sempre cerco di trasmettere attraverso dichiarazioni e interviste, e che adesso, grazie a una persona straordinaria come il regista Gianfranco Rosi, ci consente di arrivare in tutto il mondo, prima in Europa e ora anche in America, paese in cui le cose non si mettono bene. Spero che questo film possa far fare un passo indietro a chi ha dei pregiudizi, a chi vede gli immigrati come alieni, come “diversi”, non sapendo che in realtà sono persone che scappano da guerre, torture e sofferenze e che vengono a cercare un po’ di serenità nel nostro paese, purtroppo alcune volte la trovano, spesso no”.
#GianfrancoRosi in diretta da Tokyo: felice di portare #Lampedusa a #Hollywood@fuocoammare@paolodelbroccopic.twitter.com/FID0Be30pH
— Rai Cinema (@RaiCinema_press) 24 gennaio 2017
Grande emozione per il regista di Fuocoammare, Gianfranco Rosi, che ha commentato la nomination in diretta streaming da Tokyo: “Alla notizia della candidatura ho avuto un brivido, questo è stato un anno meraviglioso. Aver portato Lampedusa ad Hollywood è una cosa bellissima. Non ci credevo più per tutte le varie previsioni, sapevo sarebbe stata una battaglia fino all’ultimo, nulla era scontato”.