Un farmaco utilizzato oggi come anti-Alzheimer riparerebbe i danni della carie facilitando la ricrescita naturale della dentina. A sostenere questa tesi, uno studio del King’s College di Londra.
Il farmaco in questione utilizzato, al momento, nella sperimentazione animale (per l’avvio di quella clinica ci vorrà un anno) è il Tideglusib, noto come ‘inibitore dell’enzima GSK-3’. Riduce l’attività di un enzima, GSK-3, cruciale per la formazione delle placche di proteine amiloidi associate all’Alzheimer.
Per riparare i denti fra qualche anno non serviranno più dunque paste inorganiche basate su calcio o composti minerali del silicio che non si degradano nel tempo, rimangono nel dente e ostacolano la ricrescita naturale della dentina ma potrebbe essere utilizzato un collagene biodegradabile.