Ventidue persone sono state arrestate dai carabinieri di Bari, nel corso di un’operazione che ha visto sul campo oltre 300 militari. L’indagine riguarda il presunto voto di scambio mafioso alle elezioni regionali del 2015 in Puglia. Nel mirino il clan barese dei ‘Di Cosola‘.
In manette sono finiti capi ed affiliati accusati di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso e coercizione elettorale in concorso.
Le indagini, condotte attraverso sofisticate intercettazioni ambientali e telefoniche, hanno consentito di documentare come il clan ‘Di Cosola’, dopo aver vissuto un difficile periodo dovuto a varie collaborazioni con la Giustizia e diversi arresti da parte delle forze dell’ordine, si stesse riorganizzando, stipulando alcune ‘comparanze’ con tutti gli altri clan della zona, aventi come minimo comune denominatore l’ostilità verso il clan Strisciuglio.
Il clan Di Cosola era riuscito parzialmente a condizionare le elezioni regionali del maggio del 2015, sostenendo la campagna elettorale, nella sua area d’influenza, di un candidato (Natale Mariella) iscritto nella lista Popolari, poi non eletto.
Tra gli arrestati vi è anche il 47enne Armando Giove, factotum del candidato che, dopo aver partecipato a diverse riunioni con gli appartenenti al sodalizio, aveva concordato la corresponsione di 50 euro a voto.
I carabinieri hanno compiuto una cinquantina di perquisizioni: trovate armi e droga.