I primi nodi sul futuro della politica italiana, almeno sull’orientamento, verranno sciolti nel pomeriggio quando Matteo Renzi consegnerà le proprie dimissioni al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Inizieranno immediatamente le consultazioni.
Cosa potrebbe accadere?
Impensabile, almeno stando alle parole del premier rilasciate subito dopo l’esito del referendum, un Renzi-bis. Sembra però che Mattarella abbia proposto un governo “congelato” e una fiducia “tecnica” sulla legge di bilancio. Questo per “mettere in sicurezza” la legge di stabilità anche al Senato. Lo hanno spiegato fonti dell’esecutivo e del Pd.
Il governo potrebbe quindi porre la fiducia “tecnica” sulla legge di bilancio per fare decadere gli emendamenti e far approvare il testo entro sabato per poi di aprire la crisi. Sembra lontana anche l’ipotesi lanciata da Lega, Fratelli d’Italia e M5S, ovvero di andare subito ad elezioni.
Mattarella potrebbe dunque orientarsi su un nome che possa andare bene un pò a tutti i partiti. Potrebbe scegliere un personaggio vicino a sè come Dario Franceschini, oppure virare su Carlo Padoan, nome gradito all’Europa e soprattutto alla Finanza, o ancora su Pietro Grasso.
Il nome di quest’ultimo apparirebbe in pole position, in quanto seconda carica dello Stato all’indomani di una manovra di Bilancio approvata e personaggio gradito a molti.