Matteo Renzi non intende arretrare di un centimetro sul campo di battaglia che lo vede contrapposto all’Unione europea. L’Italia, infatti, ha deciso di bloccare la revisione di medio termine del bilancio pluriennale dell’Unione europea per il 2014-2020.
“Bruxelles – ha dichiarato il premier Matteo Renzi – voleva lasciare i siciliani a farsi carico dell’immigrazione e della complessità della vicenda. E poi riempiono di soldi i Paesi europei che non accettano non soltanto un accordo che loro hanno firmato, ma con i nostri soldi alzano i muri”.
Per il sottosegretario agli Affari Europei, Sandro Gozi: “Mancano garanzie per l’aumento di risorse a favore delle nostre priorità. Siamo molto stanchi delle ambiguità e delle contraddizioni europee. Siamo molto stanchi di un’Europa che dice alcune cose e poi non le fa“.
Sulla revisione di medio termine del quadro finanziario pluriennale 2014-2020, la presidenza di turno slovacca sta cercando di ottenere l’approvazione del Consiglio Ue mediando tra le posizioni dei Ventotto. L’ostruzionismo italiano funziona in quanto il quadro finanziario pluriennale può essere approvato solo all’unanimità.
“L’Italia si oppone alla revisione del bilancio pluriennale – ha detto il sottosegretario -. Il veto si pone quando c’è una votazione formale, che oggi non è prevista, quindi il termine giusto per il momento è ‘riserva’, e noi abbiamo posto la nostra riserva”. Gozi ha aggiunto che “siamo stati l’unico Paese a farlo, bloccando di fatto la visione di medio periodo”.
Al centro della decisione ci sono le “promesse non mantenute” dell’Ue. L’Europa, ha poi ricordato, “in questi mesi ha parlato di sicurezza e di immigrazione, di fare di più contro la disoccupazione giovanile e di diventare meno tecnocratica, di essere capace di rispondere meglio alle esigenze dei cittadini”.
Secondo Gozi nella discussione in corso, si prospettano tagli “su immigrazione e sicurezza, sulle risorse europee per giovani, sulla lotta contro disoccupazione giovanile, su un programma di successo come Erasmus o su Horizon 2020. Non posso assolutamente accettare riduzioni e tagli su questi punti”.
Il sottosegretario non ritene “che si sia arrivati a un compromesso accettabile neanche su un altro punto, relativo alla flessibilità del bilancio Ue, alla sua maggiore capacità di reagire alle crisi”. “Ci auguriamo – ha concluso – che la nostra posizione spinga l’Ue a essere più coerente con se stessa e a mettere a disposizione più risorse per queste priorità politiche. E non a parlarne senza metterci le risorse adeguate: a mettere i soldi dove mette le parole. Vogliamo che l’Europa si svegli davvero, e che su certi punti ci siano dei veri progressi”.
Nonostante la riserva dall’Italia, la presidenza slovacca ritiene di “aver raggiunto un ampio consenso e, pur rispettando la posizione di Roma e l’astensione del Regno Unito, presenterà l’accordo al Parlamento europeo”. L’annuncio è stato fatto dal sottosegretario slovacco per gli Affari europei Ivan Korcok. “Ci saranno 6 miliardi in più per migranti, sicurezza, disoccupazione”, ha aggiunto.
Polemico l’esponente del M5s Luigi Di Maio che attacca Renzi sostenendo ai microfoni di Tgcom24 che si tratta “della solita pantomima: Renzi in campagna elettorale finge sempre di litigare con Bruxelles e poi firma tutto”.