Ancora orrore a Mosul, roccaforte dell’Isis assediata dalle forze irachene e scenario, negli ultimi giorni, di assurde violenze contro i civili. I miliziani dello Stato islamico, infatti, avrebbero giustiziato un gruppo di 130 civili e impalato i loro corpi. Lo riferisce il presidente della commissione Diritti umani della Camera dei rappresentanti irachena, Abd al Rahim al Shammari.
I civili sarebbero stati rapiti in diverse parti della città: “Lo Stato islamico ha impalato i corpi – ha aggiunto al Shammari – dopo aver accusato le vittime di tradimento“. Mosul, 300 chilometri a nord di Baghdad e con un milione e mezzo di abitanti, è la seconda città dell’Iraq.
All’offensiva prendono parte 100mila uomini, tra cui peshmerga curdi, le truppe irachene e forze della coalizione internazionale. Il 7 novembre le forze dell’esercito iracheno hanno trovato cento corpi decapitati nella città di Hamam al Alil, liberata nei giorni scorsi dalla presenza dello Stato islamico.