Italia – Spagna, le pagelle: Eder trascinatore, Immobile cambia la gara. Buffon tradisce, Parolo male

di Andrea Zito

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Italia – Spagna, le pagelle: Eder trascinatore, Immobile cambia la gara. Buffon tradisce, Parolo male

| giovedì 06 Ottobre 2016 - 22:37

Ecco le pagelle di Italia – Spagna, match valevole per le qualificazioni mondiali di Russia 2018 (la cronaca della partita):

ITALIA

Buffon 5: Nel primo tempo nessuna vera parata, diversi i palloni bloccati in modo sicuro. Poi il liscio clamoroso in uscita fuori dall’area nella ripresa, che spalanca la porta a Vitolo. Può capitare anche ai più grandi, ma è un errore che lascia l’amaro in bocca.

Barzagli 7: Nonostante sia il centrale di destra, è lui il vero leader della difesa a tre. Elegante e acrobatico negli interventi, a suo agio nei movimenti. Dove c’è lui non si passa. E lo Stadium lo acclama a ogni pallone.

Bonucci 6.5: Ingaggia fin da subito duelli fatti di contrasti duri (e qualche colpo proibito, alcuni dati, tanti presi). Non commette errori gravissimi, ma in fase difensiva ha qualche incertezza dovuta alla troppa fretta. Attento sui palloni alti.

Romagnoli 5.5: L’emozione del debuttante c’è e si vede, ma lui riesce a vincerla, pur con qualche svarione nella ripresa. C’era curiosità per la sua capacità di adattarsi alla difesa a tre (lui che nel Milan è centrale in una difesa a 4): il risultato è incoraggiante.

Florenzi 5.5: Sin dal primo intervento sfodera la grinta che lo contraddistingue, ma è costretto a giocare una gara prettamente difensiva (non proprio il suo forte): non ha molto spazio per uscire palla al piede e spesso riceve i rimproveri di Ventura per quanto riguarda il posizionamento.

Parolo 5: Ventura gli affida il ruolo di fare da collante fra le due fasi, ma lui non esegue in maniera precisa (anzi), spesso soffrendo il pressing spagnolo. I troppi palloni persi e l’incertezza nella gestione del possesso segnano la sua valutazione.

(dal 31′ s.t. Belotti 6.5: Con lui Ventura si gioca il tutto per tutto, schierando il tridente. L’attaccante granata ci prova e da lui parte l’azione che propizia il rigore del pareggio. Il suo fisico mette apprensione nei centrali spagnoli).

De Rossi 6: Posizionato davanti la difesa, garantisce contenimento al centro del campo e sembra l’unico dei mediani a sapere dove deve stare, cercando di far risalire il baricentro della squadra. Peccato che i palloni a disposizione per far ripartire la manovra siano davvero pochi.

Montolivo s.v.: Ventura lo sceglie al posto di Bonaventura per dare maggiore copertura, che lui garantisce (pur non facendo niente di trascendentale). Poi l’infortunio al ginocchio che lo costringe a uscire in barella.

(dal 30′ p.t. Bonaventura 5.5: con lui ovviamente l’idea tattica di Ventura subisce dei cambiamenti. Bonaventura corre, pressa e prova ad inserirsi senza palla, ma senza ottenere chissà quali risultati. Nella ripresa però gli spazi si allargano e lui riesce a incidere maggiormente).

De Sciglio 5.5: Parte titolare ma si vede poco, né in negativo né in positivo. Bravo a mantenere la propria posizione, non proprio precisissimo nel servire Romagnoli in fase di disimpegno.

Eder 7: Il primo ad attaccare la profondità con alcuni scatti in campo aperto nel tentativo di allungare la squadra azzurra (spesso schiacciata nella propria area). Le sue sortite ed il suo pressing promettono bene, ma i suoi compagni non lo seguono. Abilissimo a procurarsi il rigore del pari.

Pellè 5.5: Per gran parte della gara rimane avulso dal gioco azzurro, servito pochissimo certo ma anche poco utile alla manovra difensiva. La Cina sembra averlo un po’ appesantito, ma appena può cercare il contropiede la sua presenza fisica si fa sentire eccome. La stretta di mano negata a Ventura non certo un momento indimenticabile.

(dal 15′ s.t. Immobile 7: subentra a Pellè per dare maggiore dinamismo alla manovra offensiva e cambia il finale di gara. Manca per poco il pallone in scivolata su situazione da calcio d’angolo e aggredisce quando può gli spazi lasciati dal baricentro alto degli spagnoli)

All.: Ventura 6: Si affida ad un centrocampo di contenimento (composto da tre mediani), ma l’infortunio di Montolivo stravolge un po’ i piani. La sua Italia difende bene, ma non riparte e soprattutto soffre, a tratti anche troppo; il suo coraggio, però, nel schierare il tridente nel finale funziona ed è una scelta che paga.

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SPAGNA (4-3-3): De Gea s.v.; Carvajal 6.5, Ramos 6, Piqué 6, Alba s.v. (22′ s.t. Nacho 6); Koke 7, Busquets 6.5, Iniesta 7; Silva 7, Costa 4.5 (21′ s.t. Morata 5.5), Vitolo 5 (39′ s.t. Thiago Alcantara). All.: Lopetegui.

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