Sono almeno 500 milioni gli account Yahoo! “rubati” nel 2014 nel corso di un attacco hacker. Le informazioni rubate con il cyberattacco includono nomi, indirizzi email, numeri di telefono, data di nascita e password: “Stiamo lavorando con le autorità, abbiamo forti sospetti che dietro l’attacco ci sia un Paese straniero“, spiega l’azienda.
Una notizia che precede di poco l’imminente vendita del core business di Yahoo! al leader delle comunicazioni Verizon e che adesso potrebbe essere a rischio. Già inizio agosto un hacker che si faceva chiamare “pace” aveva messo in vendita sul dark web circa 200 milioni di account Yahoo!.
Quello stesso pirata informatico pare avesse fatto altrettanto in precedenza con data rubati da MySpace e LinkedIn. Era stato lui stesso ad avere riferito al sito tecnologico Motherboard che le informazioni relative agli utenti Yahoo risalivano probabilmente al 2012 e che includevano username, password, data di nascita e indirizzo email alternativo.
Il gruppo, questa volta, potrebbe chiedere agli utenti di modificare la password. Intanto negli Usa la cyberguerra coinvolge persino Casa Bianca. Il passaporto di Michelle Obama, infatti, sarebbe finito nelle mani degli hacker che lo hanno diffuso in rete insieme a e-mail personali attribuite a dipendenti della Casa Bianca.
Il ministro della giustizia Loretta Lynch ha ammesso che si tratta di “qualcosa che stiamo esaminando“. L’hackeraggio sarebbe l’ultimo di una serie che ha colpito il mondo politico Usa a opera di un gruppo denominato Dc Leaks – secondo esperti e membri dell’intelligence – presumibilmente legato ai servizi russi. Si attendono reazioni dalla parte chiamata in causa.