Il presidente della Ksm, dell’Irfis e dell’Ivri, la società italiana che si occupa di vigilanza e sicurezza privata, l’avvocato Rosario Basile, è stato raggiunto questa mattina da un ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari. A darne notizia i legali di Basile, gli avvocati Nino Caleca e Antonio Ingroia. A Basile viene contestato il reato di calunnia, tentata corruzione, stalking e frode processuale nell’ambito di un presunto disconoscimento di paternità.
“Il provvedimento – spiega l’avvocato Nino Caleca – è stato emesso nell’ambito di una vicenda assolutamente personale, vicenda umana, per certi aspetti dolorosa e che quindi concerne esclusivamente la sfera privata della vita di Rosario Basile. È una storia che ruota attorno a un rapporto sentimentale e ad una presunta paternità disconosciuta”.
“L’indagine – continua l’avvocato Caleca – non riguarda in alcun modo le attività imprenditoriali e gli incarichi istituzionali di Basile e per questa ragione è opportuno che una vicenda dai tratti esclusivamente intimi, personali e dolorosi, non venga strumentalizzata per altri fini”.