Cerimonia di commemorazione a Ground Zero piena di commozione, come ogni anno, quella celebrata in occasione dei 15 anni dalla tragedia. Hillary Clinton durante la cerimonia si sente male a causa del caldo ed è costretta ad abbandonare. Dopo qualche ora ha dichiarato: “Mi sento alla grande. Oggi è proprio una bella giornata a New York”.
Al primo minuto di silenzio durante la cerimonia ne sono seguiti altri cinque per ricordare il secondo schianto contro la torre sud, i momenti del crollo delle Twin Towers, l’aereo che si è abbattuto sul Pentagono a Washington e quello precipitato in un campo della Pennsylvania prima di arrivare a colpire probabilmente la sede del Congresso americano.
Hillary Clinton e Donald Trump, come annunciato, si sono presentati a Ground Zero. Non si sono calcolati, nessun saluto e nessun contatto. Clinton, ex senatrice dello stato di New York, è insieme ad alcuni membri del Congresso. Trump si è sistemato tra l’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani e il governatore del New Jersey Chris Christie.
Barack Obama ha reso omaggio alle vittime degli attentati dell’11 settembre 2001 partecipando alla cerimonia del Pentagono. “Non dimenticheremo mai le vittime dell’11 settembre” ha detto Obama.
“Anche se le cose sono evolute, il terrorismo continua a colpire”, ha affermato. “Al Qaeda e l’Isis sanno che non riusciranno mai a distruggere la nazione americana. Per questo cercano di terrorizzarci mettendoci l’uno contro l’altro”, ha proseguito. “Per questo il migliore gesto è di restare l’America, fedeli a noi stessi, a quello che c’è di meglio in noi senza permettere a nessuno di dividerci. La nostra diversità non è una debolezza, essa è e resterà sempre una delle nostre forze principali”, ha dichiarato Obama.
“Questo è il giorno del ricordo ma anche il giorno della risolutezza. Perché il nostro solenne dovere è quello di lavorare insieme per rendere il Paese sicuro di fronte a un nemico che non cerca nient’altro che distruggere il nostro modo di vivere”: ha dichiarato con un comunicato stampa Donald Trump.