Alla fine ci siamo. Oggi, 5 agosto 2016, scattano ufficialmente a Rio de Janeiro i giochi della XXXI Olimpiade a moderna: in giornata le qualificazioni del tiro con l’arco al Sambodromo, poi (alle ore 1.00 italiane) il via alla cerimonia d’apertura, con tutte le nazioni pronte a sfilare al Estádio Mário Filho, meglio noto come Maracanà.
La cerimonia (presumibilmente incentrata sulla storia e sulla cultura del Paese) sarà prodotta dall’italiano Marco Balich, già autore della cerimonia d’apertura dei Giochi invernali di Torino 2006, coadiuvato nella direzione creativa da Fernando Merelles, Daniela Thomas e Andrucha Wasddington.
Per il paese intero è giunto il momento del vero banco di prova: dopo tanti ritardi, polemiche, un caos politico senza precedenti, il Brasile è chiamato nuovamente dopo i mondiali di 2 anni fa a riaccogliere nuovamente milioni di appassionati e turisti da tutto il mondo con incognite vecchie (terrorismo e sicurezza) e nuove (l’emergenza legata al virus Zika).
Per l’Italia, la portabandiera sarà Federica Pellegrini: a lei l’onore di succedere a Valentina Vezzali, nel giorno del suo compleanno (sono 28 oggi gli anni della nuotatrice veneta).
206 le nazioni presenti (a cui sia aggiunge la neonata delegazione di 10 atleti rifugiati); la prima a sfilare da tradizione sarà la Grecia (culla dei giochi), l’ultima il Brasile (nazione ospitante): tutte le altre sfileranno in ordine alfabetico in base alla lingua della nazione ospitante (il portoghese).
