Papa Francesco ha visitato questa mattina il campo di sterminio di Auschwitz, nell’ambito del viaggio apostolico in Polonia. Nel pomeriggio a Cracovia, è stata la volta della via Crucis nell’ambito della Giornata Mondiale della Gioventù.
Il Santo Padre è arrivato in quello che è uno dei luoghi simbolo dell’olocausto nella prima mattinata del 29 luglio, accompagnato dai propri collaboratori. Una visita all’insegna del silenzio: non una parola è stata pronunciata, se si esclude il messaggio scritto in spagnolo sul libro d’onore al termine della visita: “Signore, abbi pietà del tuo popolo. Signore, perdona tanta crudeltà”.
Giunto nel sito del campo di concentramento, il pontefice ha varcato da solo la soglia della struttura e si è seduto su una panchina, nella piazza delle impiccagioni, per un lunghissimo (oltre 15 minuti) e profondo momento di preghiera, nel silenzio del luogo dove tanti innocenti hanno incontrato la morte.
Francesco ha poi proseguito la propria visita nella cella dove è morto il francescano polacco san Massimiliano Kolbe (la numero 11 del blocco 18).
“Dov’è Dio se nel mondo c’è il male, se ci sono uomini affamati, assetati, senzatetto, profughi, rifugiati? Dov’è Dio, quando persone innocenti muoiono a causa della violenza, del terrorismo, delle guerre?”, ha chiesto Papa Francesco alla Via Crucis durante la Gmg di Cracovia. “Dov’è Dio quando malattie spietate rompono legami di vita e affetto? O quando i bambini vengono sfruttati, umiliati?”.
(Foto estrapolata dalle immagini del Centro televisivo Vaticano)