Dopo una notte carica di tensione, iniziano ad arrivare le prime reazioni al tentativo di colpo di Stato fallito da parte dell’esercito. Molti cronisti fanno notare come molte siano arrivate a situazione ormai consolidata, insinuando un determinato posizionamento nei confronti degli eventi di questa notte.
>GLI AGGIORNAMENTI SUL COLPO DI STATO FALLITO
Tra i primi a parlare è Fethullah Gulen, Imam e magnate turco, considerato dal governo Erdogan mente del golpe e riferimento delle opposizioni: “Condanno nei termini più forti il tentativo di colpo di Stato militare in Turchia. Il governo dovrebbe essere conquistato attraverso un processo di elezioni libere e giuste, non con la forza. Prego Dio per la Turchia che questa situazione sia risolta pacificamente e rapidamente”.
L’Unione Europea ha invece affidato la propria poszione ad un comunicato congiunto di Tusk, Jean-Claude Juncker e Mogherini, auspicando “un rapido ritorno all’ordine costituzionale in Turchia. Le difficoltà presenti nel paese non possono essere risolte con le armi. L’Ue sostiene il governo democraticamente eletto”.
Il sostegno al “governo democraticamente eletto” è la posizione ufficiale di diversi leader politici, Obama e Merkel su tutti. Nella notte ha parlato anche John Kerry, segretario di Stato statunitense: “Ho parlato stanotte con il ministro degli Esteri turco Mevlüt Cavusoglu e ho sottolineato il nostro sostegno assoluto per il governo civile e le istituzioni democratiche”. La Russia si dice “profondamente preoccupata per le notizie che provengono dalla Turchia”
Il ministro degli Esteri italiano, Gentiloni: “Seguo l’evolversi dell’iniziativa militare con Ambasciata. Unità di crisi sta contattando i nostri connazionali, invitandoli a restare in casa”. Il presidente del consiglio Renzi esprime invece “sollievo”: “La preoccupazione lascia spazio al prevalere della stabilità e delle istituzioni democratiche”.
La posizione del segretario agli Esteri britannico, Boris Johnson: “Ho appena parlato con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. Ho sottolineato il supporto del Regno Unito alle istituzioni e al governo democraticamente eletto”.