Recep Tayyip Erdogan è il presidente della Turchia, scampato nella notte tra il 15 ed il 16 luglio ad un colpo di Stato.
Erdogan nasce il 26 febbraio 1954 a Rize, una città turca affacciata sul Mar Nero. Il padre fa il guardiacoste e decide di trasferirsi a Istanbul quando Recep Tayyp ha 13 anni. Il futuro leader della Turchia vende limonata per la strada e frequenta una scuola islamica.
Poi si laurea in management alla Marmara University e gioca a football professionistico. Quando lavora allaIstanbul Transport Authority ,il suo capo gli dice di tagliarsi i baffi.
Recep Tayyp rifiuta e si licenzia.
Inizia la carriera politica negli anni ’70 ed è da decenni il leader del Partito per la Giustizia e lo Sviluppo, da lui fondato (in turco Adalet ve Kalkınma Partisi), dopo essere stato parte del Partito del Benessere, entrambi di ispirazione islamico – conservatrice.
Nella sua carriera politica, Erdogan ha ricoperto il ruolo di sindaco di Istanbul. E’ finito in prigione nel 1998 per incitamento all’odio religioso, leggendo pubblicamente i versi del poeta Ziya Gökalp.
Con la sua leadership, l’AKP vinse le elezioni legislative nel 2002 con il 34,3% dei voti, diventando il primo partito del paese e ottenendo una schiacciante maggioranza in parlamento per via del sistema elettorale turco, confermata per tre volte: nel 2004, nel 2007 e nel 2011.
Nel 2003 diventa primo ministro, carica mantenuta fino al 2014: in tale periodo avvia i negoziati per discutere il possibile ingresso della Turchia nell’Unione Europea (fortemente osteggiata da Francia e Germania), e imprime al paese una linea conservatrice, improntata a politiche economiche di ampio respiro ma anche alla gestione ferma e autoritaria dell’ordine pubblico e dei diritti fondamentali.
Erdogan, il 10 agosto 2014, viene eletto presidente della Turchia con il 52% dei voti (primo caso di elezione diretta nella paese), vittoria poi confermata l’anno seguente dal suo partito alle elezioni politiche, conquistando 316 seggi su 550.