L’uomo alla guida del camion che si è scagliato contro la folla a Nizza, provocando almeno 80 morti, è un uomo “residente a Nizza di origini tunisine, di 31 anni”. La notizia giunge dal quotidiano “Nice Matin” che nel corso della mattinata ha diffuso anche il nome: si chiamava Mohamed Lahouaiej Bouhlel (nella foto in evidenza la foto del suo presunto documento d’identità, diffuso da Al Jazeera).
L’uomo (originario di Msaken) ha anche sparato sulla folla ed è stato poi ucciso dagli agenti. Secondo quanto riporta Bfmtv, all’interno del tir (munito di cella frigorifera) è stata trovata la carta d’identità del terrorista (era sposato, ma in fase di divorzio e con tre figli).
L’emittente iTele riporta che l’autista killer era noto alla polizia per reati di piccola entità (tra cui violenza domestica), mentre non era noto ai servizi per crimini radicali. L’unità antiterrorismo ha poi confermato che l’uomo è un emigrato tunisino, residente in Francia solo dal 2011.
Il padre è stato raggiunto telefonicamente dai media tunisini e ha ammesso: “Mio figlio ha passato dei periodi difficili, l’ho portato da uno psichiatra. Ha fatto dei trattamenti e il medico ci disse che era affetto da una malattia grave. Era una persona instabile, perfino violento, ma negli ultimi tempi non avevamo notato nulla di strano”.
Secondo i media tunisini però, il padre dell’attentatore sarebbe un noto estremista islamico e iscritto al partito isalmico Ennhada.
Secondo France Info stava divorziando e aveva problema di soldi. È stata perquisita a Nizza l’abitazione dell’attentatore (dove non sarebbe stati trovati esplosivi o altre armi).