Oscar Pistorius è stato condannato a 6 anni di reclusione per l’omicidio di Reeva Steenkamp, dalla corte d’appello di Pretoria. L’accusa rivolta all’ex campione paralimpico è di dolo eventuale, mentre in primo grado era stato condannato a cinque anni per omicidio colposo.
Pistorius e i suoi legali non faranno ricorso contro tale sentenza: l’atleta è stato condotto in carcere subito dopo la lettura della sentenza (finora scontata ai domiciliari presso la casa dello zio).
Nella lunga dichiarazione del giudice Thokozile Masipa dell’alta corte di Pretoria, a chiusura del procedimento, la corte ha inteso “giustificare” la propria decisione, difendendola dalle richieste dell’opinione pubblica, che (affermano i giudici) “non ha alcun ruolo all’interno di questa corte. I fatti sono stati giudicati in maniera oggettiva”.
Prima della sentenza, il giudice aveva anticipato che la condanna sarebbe stata inferiore ai 15 anni (previsto per la fattispecie di omicidio volontario) e ha affermato che la salute mentale dell’accusato si è deteriorata dal 2014 in poi in “una condizione psicologica molto grave”.