Sono rientrate in patria le salme delle 9 vittime italiane di Dacca. Il volo di stato predisposto dalla presidenza del Consiglio è atterrato a Ciampino alle ore 18.59. Presenti sulla pista il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni ed il presidente della Repubblica Mattarella (che ha espresso il proprio cordoglio alle famiglie delle vittime);
Con le salme è rientrato anche l’unico italiano superstite (Gianni Boschetti, marito di Claudia d’Antona); i corpi (dopo la benedizione e il pianto delle famiglie) sono stati trasportati all’istituto di medicina legale dell’ospedale Gemelli di Roma per gli esami autoptici.
Anche le salme dei sette cittadini giapponesi rimasti uccisi nell’attacco terroristico al ristorante di Dacca, in Bangladesh, sono arrivate nelle prime ore del mattino a Tokyo. Ad attenderli una delegazione composta dal ministro degli Esteri Fumio Kishida, dall’ambasciatore del Bangladesh in Giappone Rabab Fatima e dal capo dell’Agenzia giapponese di cooperazione internazionale, per la quale alcune delle vittime lavoravano nel Paese del sudest asiatico.
Nel frattempo, è sorta una polemica dopo un’indiscrezione di Sky News Uk, secondo cui la polizia di Dacca potrebbe avere ucciso uno degli ostaggi di Dacca (un pizzaiolo bengalese) per errore, convinta che fosse uno dei terroristi (versione poi confermata dalle autorità, che avevano affermato, invece, che tutti gli ostaggi erano stati uccisi nei primi venti minuti dell’assalto).
La polizia avrebbe inoltre arrestato il padre ed il fratello di un altro dei terroristi autori della strage (domenica scorsa era avvenuto un altro arresto nei confronti del padre di un altro attentatore).
(FOTO DA TWITTER: @Quirinale)