La Gran Bretagna è sotto choc per la morte della parlamentare laburista e filoeuropeista Jo Cox e nelle ultime ore emergono nuovi particolari sull’identità di Thomas Mair, il sospetto killer.
Sarebbe stato un “devoto sostenitore” di un gruppo neonazista con sede negli Stati Uniti, ma era anche una persona con disturbi mentali ed era stato in terapia. Lo afferma il fratello Scott Mair. Secondo il Southern Poverty Law Centre, Thomas Mair ha un “lungo passato con il nazionalismo bianco”.
In base agli archivi ottenuti dal Southern Poverty Law Centre, Mair è stato un “devoto sostenitore dell’Alleanza nazionale, che per decine di anni è stata l’organizzazione neonazista più importante degli Stati Uniti”, ha rivelato sul suo sito internet il gruppo. Avrebbe speso oltre 550 euro in opere dell’Alleanza nazionale, gruppo che teorizza la creazione di una nazione popolata esclusivamente da bianchi e lo smantellamento del popolo ebraico.
Secondo il Times, la deputata aveva ricevuto diversi messaggi di minacce negli ultimi tre mesi. Le autorità stavano valutando se rafforzare la sicurezza, proprio nel luogo in cui è avvenuto l’omicidio, mentre la parlamentare incontrava i suoi elettori, e anche davanti alla sua casa di Londra, una barca convertita in abitazione vicino a Tower Bridge.