I fatti di ieri notte hanno dimostrato ancora una volta che la storia è destinata a ripetersi: come nel 1998, sempre in Francia, la vigilia della gara tra Inghilterra e Russia è caratterizzata da scontri fra tifosi e forze dell’ordine.
Sono usciti allo scoperto gli Hooligans (è un termine inglese che indica una persona dal comportamento violento, indisciplinato e ribelle, utilizzato per indicare i tifosi più turbolenti e violenti delle squadre di calcio del Regno Unito) che, ubriachi, hanno creato disordine all’interno di un bar, intonando addirittura: “Dov’è l’Isis?”.
E come nel 1998, arriva puntuale la reazione da parte dei tifosi locali, che cercano di farsi giustizia da soli: come dichiarato dal capo della curva dello stadio Velodrome però, i ragazzi dei quartieri popolari sono in possesso di armi da taglio e di mitragliatrici.
Non è bastato dunque il lavoro di prevenzione di una cellula speciale anti-hooligan, vietando a circa 3mila persone considerate pericolose di arrivare in Francia per l’Europeo, in collaborazione con le autorità dei paesi che partecipano al torneo Uefa.
Le forze dell’ordine hanno sedato l’attacco con alcuni lacrimogeni, ma le autorità francesi sono sull’attenti, si temono nuovi scontri.
L’allarme è poi proseguito nel pomeriggio, stavolta nella capitale: intorno alle ore 15 infatti, la sala stampa dello Stade de France sede della gara inaugurale di Euro 2016, è stato oggetto di una rapida bonifica da parte degli agenti di Polizia e delle unità cinofile che hanno invitato i giornalisti a lasciare l’area abbandonando i propri zaini sul posto.