Sospiro di sollievo per Antonio Conte, ct della nazionale italiana fino al prossimo luglio. “Assolto per non aver commesso il fatto”: questa la formula con la quale è stato emesso il verdetto nell’ambito dell’inchiesta legata al calcioscommesse che aveva trascinato il tecnico pugliese nel 2011 quando era alla guida del Siena. L’accusa aveva chiesto 6 mesi di reclusione con pena sospesa.
La partita che era finita nell’occhio del ciclone era Albinoleffe-Siena (maggio 2011), incontro per il quale il pm aveva chiesto la condanna di Conte per aver acconsentito alla “combine” messa in atto. Il match falsato era soltanto uno dei tanti dello scandalo che aveva portato a numerosi arresti, nell’ambito del calcioscommesse, e per il quale finirono condannati “nomi eccellenti” come quelli di Beppe Signori e Cristiano Doni (ex bandiere, rispettavimente, di Lazio e Atalanta).
Antonio Conte (che alla fine degli Europei volerà in Inghilterra a guidare il Chelsea) si era sempre dichiarato estraneo ai fatti: ai tempi della Juventus la giustizia sportiva gli aveva inflitto 4 mesi di stop per omessa denuncia.
Soddisfazione da parte del presidente della FIGC Carlo Tavecchio, che ha parlato all’Ansaa: “Apprendo con grande soddisfazione dell’assoluzione di Antonio Conte. Finalmente la sua posizione è stata chiarita, la mia fiducia in lui non è mai stata in discussione. Adesso siamo tutti ancora più concentrati sull’Europeo”.