Ecco le pagelle di Palermo-Verona, anticipo valido per la 38a giornata del campionato di Serie A Tim (clicca qui per la cronaca del match).
PALERMO: Sorrentino 7,5; Cionek 6,5, Gonzalez 6, Andelkovic 6; Rispoli 7 (dal 39′ s.t. Vitiello s.v.), Hiljemark 6, Maresca 8, Morganella 3; Vazquez 7,5 (dal 49′ s.t. Jajalo s.v.), Trajkovski 6 (dall’11’ s.t. Lazaar 6); Gilardino 7,5.
I MIGLIORI DEL PALERMO
Maresca: Come sarebbe stato il campionato del Palermo se Maresca non fosse stato messo fuori rosa per tanti mesi? E’ il regista vecchia maniera, detta i tempi, suggerisce palloni interesanti. Se si mette pure a fare i gol di Gilardino è l’apoteosi. Se lo meritava.
Vazquez: E’ sempre il giocatore di maggior classe, sblocca il risultato con un colpo da biliardo, è sempre il più insidioso dei suoi. Con il supporto di Maresca può giocare più spensierato in avanti e gestire meglio le risorse.
Sorrentino: Compie due miracoli nel primo tempo, anche con l’aiuto del palo. Sul tiro di Pazzini rimedia forse a una sua cattiva posizione (la palla va sul palo dopo una sua deviazione decisiva) ma è comunque sempre fondamentale, come portiere e come trascinatore. Giusto che nella vittoria – salvezza ci sia il suo timbro decisivo.
Gilardino: Anche oggi “suona il violino” a petto nudo davanti a una curva che si sente liberata dalla paura di essere di nuovo raggiunta dal Verona. Il cross di Rispoli è un confetto ma lui è sempre lì, al posto giusto nel momento giusto. E’ stato un esempio di professionalità per tutta la stagione, giusto che ci sia anche lui nel tabellino, come gli altri della vecchia guardia.
Rispoli: E’ uno stantuffo sulla fascia destra, pennella l’assist per Gilardino va si fa notare per tante cose positive. E’ oltretutto in grande condizione atletica. Un altro dei giocatori ripescati dal magazzino, ha fornito un contributo importante nel finale di stagione e il suo bel voto di oggi va idealmente condiviso con altri compagni che hanno vissuto una stagione simile alla sua.
I PEGGIORI DEL PALERMO
Morganella: Ma come si fa a farsi espellere nel primo tempo con la tua squadra in vantaggio. Per fortuna viene espulso anche l’avversario altrimenti sarebbe stato un suicidio perfetto. Non regge la tensione di una partita da giocare sui nervi.
VERONA: Gollini 6; Pisano 6,5, Bianchetti 6, Helander 6, Emanuelson 6; Wszolek 3, Viviani 6,5, Marrone 6(dal 26′ s.t. Furman s.v.); Ionita 6 (dal 1′ s.t. Romulo 6), Siligardi 6 (dal 35′ s.t. Checchin s.v.); Pazzini 6,5.
I MIGLIORI DEL VERONA
Pazzini: Se fosse entrata quella palla (che invece sbatte sul palo) sarebbe stato un gol geniale, il gol del grande campione che sfrutta anche le briciole pur di entrare nel tabellino marcatori. Colpisce la grande intensità con cui cerca di farsi vedere in avanti, anche quando oggettivamente i rifornimenti dei compagni non sono all’altezza.
Viviani: Impreciso su qualche calcio piazzato ma gioca con continuità, si fa cercare e trovare dai compagni, segna anche il gol del momentaneo pareggio. Partita in controtendenza rispetto al rendimento medio in questa stagione.
I PEGGIORI DEL VERONA
Wszolek: Si lascia prendere la mano nel corpo a corpo con Morganella che gli costa l’espulsione. Anche lui va fuori di testa e si becca un’inutile espulsione che gli costerà qualche giornata all’inizio della prossima stagione.