Una beffa. Trento sfiora il ritorno sul tetto d’Europa ma deve inchinarsi allo Zenit Kazan in finale di Champions League. 3-2 il risultato finale (23-25, 22-25, 25-17, 27-25, 15-13).
Ci sono volute 2 ore e mezza di battaglia per decidere le sorti di una finale spettacolare, giocata in un impianto spettacolare (la Tauron Arena di Cracovia); in cui Trento ha fine all’ultimo meso in dubbio i pronostici che la davano nettamente sfavorita.
I trentini erano passati sul 2-0 per poi subire la rimonta dello Zenit; nel quarto set la Diatec aveva rimontato uno scarto di tre punti e ed era arrivata ad un passo dal procurarsi match point, salvo poi cedere ai vantaggi.
Il tiebreak ha visto allungare Trento prima del timeout tecnico (8-6), ma poi i russi hanno piazzato il parziale che gli ha permesso di volare sul 10-9. Kazan ha 2 match point sul 14-12: il primo viene annullato sul cambio palla, non il secondo.
Nella finale per il terzo posto, vittoria della Lube Civitanova sull’Asseco Resovia per 3-2. La vittoria però non ha minimamente placato gli animi dei marchigiani dopo la delusione di ieri: dopo 13 anni infatti è stato licenziato il direttore sportivo Stefano Recine e il vicepresidente Albino Massaccesi (figura di riferimento del club) si è dimesso.
(Foto da Twitter: @CEVolleyballCL)