Il primo dato sull’affluenza al referendum sulle trivelle arriva dal ministero dell’Interno che sta diffondendo i dati dalle sezioni: alle 12 la percentuale di aventi diritto che si è recata ai seggi è circa all’8%. Precisamente il 8,35% (dato su 8mila comuni su 8mila). La Basilicata è la regione in cui si sta verificando l’affluenza più alta, oltre l’11%. Le regioni in cui si sta votando meno sono la Sicilia e la Calabria, con affluenza sotto il 6%.
Seggi aperti fino alle 23, oggi, per il referendum abrogativo sulle trivellazioni in mare. Potranno votare tutti i cittadini italiani, maggiorenni e in possesso di una tessera elettorale. Per votare bisognerà andare al proprio seggio elettorale che è quello indicato sulla tessera elettorale personale, nel comune di residenza muniti di un documento d’identità e la tessera. Alle 23 inizierà lo scrutinio delle schede. Chi non trovasse più la tessera può farne richiesta fino al giorno precedente il referendum presso gli uffici del proprio comune.
La scheda per votare è una sola, gialla e si dovrà fare una croce sugli spazi “sì” o “no” relativi a questa domanda:
“Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?
Perché il risultato del referendum sia valido bisognerà raggiungere il quorum, cioè servirà che vada a votare il 50 per cento più uno degli aventi diritto.