Fuoco Amico TF45 – Eroe per amore, seconda puntata
Samira non vorrebbe tornare in Italia per non perdere tutto quello che ha in Afghanistan: “Io sono innocente, io non volevo farti del male, devi credermi”, continua a ripetere a Enea, il quale si convince a lasciarla libera, anche di scegliere cosa fare. Samira quindi gli dice che lo ama, lo bacia e parte insieme a lui.
Il viaggio non è semplice e in aereo Gemini propone a Enea di lasciarlo libero in cambio di informazioni sulla morte di suo padre; De Santis però non è intenzionato a scendere a compromessi. La Task Force arriva in Italia ed Enea chiama il generale Guidi e detta le sue condizioni dato che “non si fida di nessuno”.
Emma e gli agenti dell’Amis li raggiungono nella Valle del Treja: non vedendo Guidi, Enea si insospettisce subito. Ma il pericolo arriva da un’altra parte. “Fa in modo che siano i servizi ad ucciderli!”, ordina Dorrico al suo cecchino. Il cecchino spara e uccide un uomo dei servizi e inizia la sparatoria.
Nella fuga, gli agenti segreti catturano Samira. Emma informa Guidi che era una trappola di De Santis ma Francesco non ci crede e quando ha Enea sotto tiro lo lascia andare: “Non siamo stati noi a sparare”, gli grida il capitano. Guidi chiama De Santis, gli intima di arrendersi ma Enea non ne vuole sapere: “Mi ha tradito già una volta, non mi fido più”, gli dice.
Frezzo poi ammette al suo capitano che è stato lui ad avvisare Guidi della loro operazione per catturare Gemini. “Sono morti sette uomini”, gli grida De Santis. “Se succede qualcosa a Samira ti sparo in bocca”.
Quel che rimane della TF45 è in viaggio verso Roma mentre Samira viene tenuta in manette in una sala interrogatori. Enea non fa che pensare a lei.
Fuoco Amico TF45 – Eroe per amore, seconda puntata
All’Amis Emma e Francesco discutono perché non sono d’accordo: per lei è stato un uomo di Enea a sparare, mentre per lui De Santis era sorpreso quanto loro dell’attacco. Intanto i militari entrano in un negozio dove rubano degli indumenti da civili; dopo ascoltando la radio sentono le accuse che gli vengono mosse. “Dobbiamo fare un modo che qualcuno ci creda”, dice De Santis ai suoi mentre la tensione sale.
Intanto Emma inizia a interrogare Samira e i modi sono piuttosto violenti. Samira continua a ribadire che Enea è innocente ma l’agente non le crede e ha intenzione di spedirla a Guantanamo.
Enea da una cabina telefonica contatta sua sorella attraverso il cellulare del vicino di casa: lei è con Francesco e non gli dice nulla. Enea le chiede di rintracciare il segnale satellitare della sparatoria per identificare il cecchino. Intanto De Lucia, il più debole del gruppo, pare avere dei ripensamenti e Visentin decide di torturare Gemini per farlo parlare. “Visentin se hai perso la fiducia in me, vattene”, gli intima Enea.
Frezzo invece chiede aiuto a Nicola un hacker che in passato collaborava con l’Amis: “Qualcuno ci vuole incastrare, sei l’unico che può darci una mano”. “Non ti dovevo rispondere al telefono…”, gli dice il ragazzo.
Giulia riesce a mandare a suo fratello un’immagine del cecchino ed Enea chiede a Gemini chi è: “Si vende al migliore offerente, prima lavorava con i servizi”. Anche all’Amis lo rintracciano, si chiama Annibale Testa: “Pensavamo fosse morto, invece adesso lavora per Gemini”, dice Emma. Ma non è così, lavora per Dorrico il quale gli dice che lo hanno visto attraverso il satellite.
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Enea va dal suo amico prete, padre Riccardo, per sapere se conosce il cecchino: l’uomo sta per raccontargli qualcosa quando Annibale, appostato nel palazzo di fronte, gli spara uccidendolo. L’uomo prima di morire gli farfuglia qualcosa, parla di un certo Amir. Dopo quest’altro omicidio, Guidi decide di cambiare strategia e di arrestare Giulia.
E nel rifugio, Visentin riesce finalmente a conquistare Giovanna: “Oggi siamo vivi, domani non lo so”, gli dice lei prima di lasciarsi andare. Enea e Frezzo invece riescono a contattare Amir il quale dice che il cecchino era lì in giorno della strage al campo profughi di Farah e che lui ha ucciso la sua famiglia. “Solo due mesi prima erano venuti al campo profughi per vaccinare tutti quanti ma quando sono tornati hanno iniziato a sparare“, spiega Amir. “Mi ha salvato tuo padre tuo padre sapeva chi erano per questo hanno ucciso anche lui”.
Enea e Frezzo allora “sequestrano” Guidi e gli chiedono della strage ma lui dice di non sapere nulla, e di aver nascosto solo il fatto che c’era pure Gemini perché lo volevano catturare: “Qualcuno ci sta incastrando, non è a noi che deve dare la caccia. Si chieda di chi si può fidare perché forse qualcuno vuole incastrare anche lei”, dicono al generale.
Giulia ha capito che stavano per catturarla e si rifugia sotto casa di Francesco. Lui la fa salire ma dall’Amis lo richiamano alla base. Tra Rebecchi e la Borghi si accendono sempre scintille: per Francesco c’è qualcosa che non quadra ma Emma lo accusa di non essere obiettivo perché si sta lasciando condizionare da Giulia De Santis.
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Giulia, rimasta sola a casa di Francesco, trova una pen drive con dentro i video delle registrazioni fatte a casa sua. Nello stesso momento Francesco si sta facendo aiutare dall’agente Nardini per sapere di più su Gemini.
“Che ci facevi in un campo profughi?”, chiede Enea a Gemini. “Ero andato a prendere la mia famiglia ma non sono arrivato in tempo”, gli risponde. “E tu hai rischiato la vita per salvare Samira e non loro. Perché?”. Ma il terrorista non arriva a risponde perché l’hacker giunge al rifugio e dice che ha trovato Samira. “Dobbiamo farla uscire da lì, puntiamo su Emma Borghi”, dice Enea dopo aver visto un video con l’interrogatorio.
“Fai trasferire Samira”, intima Frezzo a Emma mentre Visentin la tiene sotto tiro. La Borghi quindi chiama ordinando trasferimento e la TF45 si muove, aiutata da Nicola. La squadra riesce a prelevare Samira: “Sapevo che mi avresti trovato”, dice la ragazza al capitano.
Nel frattempo Gemini, rimasto solo con De Lucia riesce a prenderlo sotto rito e minaccia gli altri perché vuole scappare. Samira allora ruba la pistola di Enea, il capitano e gli altri sono costretti a consegnare le loro armi. “Ho dovuto incontrarti ma innamorarmi di te non è stata una scelta”, dice Samira. “Dammi solo un motivo, perché Samira?”, chiede Enea tra le lacrime. “Perché ognuno deve fare i conti con il padre che ha”, gli risponde la ragazza.