É iniziato il terremoto nel basket italiano: la Federazione Italiana Pallacanestro ha revocato alla Legabasket la convenzione che le permette di organizzare il campionato di Serie A e ha ufficialmente diffidato Reggio Emilia, Trento e Sassari per la firma con Euroleague.
La lega italiana di Serie A aveva stabilito, infatti, in data 17 marzo che le squadre erano libere di scegliere a quali coppe europee partecipare e le tre squadre hanno accettato una proposta triennale per giocare l’Eurocup (la seconda coppa europea, ndr.), indipendentemente dai risultati di campionato e con garanzia di alti introiti, derivanti in larga parte dalla nuova Eurolega (dall’anno prossimo a 16 squadre a girone unico, di cui 11 ad accesso garantito).
La Fiba, la federazione internazionale di basket, ha presentato ufficialmente ieri la sua Basketball Champions League (a 32 squadre e accesso in base ai risultati dei campionati), lanciando una dura minaccia ai club e alle federazioni: “Con l’eccezione delle 16 squadre di Eurolega, ogni Federazione nazionale che supporterà le pratiche illegali dell’Euroleague perderà il diritto a disputare le competizioni europee con la Nazionale A”.
La Fiba, dunque, non intende mettersi contro i club di Eurolega (i più ricchi), ma vuole fare la voce grossa con i club di seconda fascia, intimando persino l’esclusione delle nazionali dalle competizioni ufficiali (europei ed olimpiadi comprese).
L’Eurolega ha già ottenuto l’apertura di un fascicolo d’inchiesta presso la commissione Europea e ha messo a disposizione i propri avvocati per tutti i club che saranno “vessati” dalla federazione internazionale.
Sul fronte italiano, la situazione, però, è ancora più complessa: Patrick Baumann, direttore generale della Fiba, rappresenterà il massimo organo mondiale della pallacanestro al voto per l’assegnazione delle Olimpiadi del 2024 e alta è l’attenzione del Coni sull’operato della Fip, al fine di evitare ritorsioni sulla candidatura di Roma.