Arnaud Demare (FDJ) ha vinto la Milano Sanremo edizione n°107. Secondo è arrivato Ben Swift (Team Sky), terzo Roelandts (Lotto-Soudal). Erano 21 anni che un corridore francese non vinceva la classicissima: allora fu Laurent Jalabert.
Il francese ha vinto la classica monumento allo sprint, dopo la bagarre del Poggio: a 350 metri dall’arrivo la caduta di Fernando Gaviria (uno dei favoriti), che ha spezzato il gruppetto di testa e spinto Roelandts a partire lungo, subendo la rimonta. Swift, nonostante la scia, non è uscito ad effettuare il sorpasso. Pozzato, ottavo, è il primo italiano al traguardo.
La gara si è svolta su un percorso modificato a gara già in corso a causa di una frana sulla via Aurelia. La corsa è così durata ufficialmente 296 km (di cui 9 di trasferimento in autostrada).
Prime 6 ore di gare assolutamente tranquille, condotte ad una media di 43 km/h circa e segnata da una fuga di 11 corridori, ripresi a (vantaggio massimo 11 minuti). Gruppo tirato a lungo da Tinkoff e Bmc (le squadre di Sagan e Van Avermaet, rivali alla Tirreno Adriatico) e da Orica-Greenedge (squadra di Michael Matthews). Andatura più alta a circa 50 km dall’arrivo, con prime cadute e rallentamenti in fondo al gruppo.
A 29 km dall’arrivo inizia l’approccio alla Cipressa e Matthews viene messo fuori dai giochi da una caduta a centro gruppo (coinvolto anche Renshaw, apripista di Cavendish, staccatosi poco dopo). Il plotone riprende i fuggitivi ad inizio salita: l’Astana prova a far selezione, ma la Tinkoff contiene.
A 1km dallo scollinamento attacca invece Giovanni Visconti (per fare d’appoggio ad un possibile attacco di Valverde), seguito da Stannard (Team Sky); al termine della discesa scattano in contrattacco tre italiani: Daniel Oss, Matteo Montaguti e Fabio Sabatini, ma il quintetto viene ripreso nel tratto di trasferimento verso il Poggio.
La salita finale viene presa in testa dal team Sky, mentre la Katusha di Kristoff cerca di rintuzzare eventuali attacchi. Il primo a provarci è Andrea Fedi (vincitore quest’anno al Laigueglia), poi in contrattacco scatta l’ex campione del mondo, Kwiatkowski. Al suo inseguimento in discesa, Nibali, Cancellara e Sagan trascinano il gruppo: i tre, però, iniziano a guardarsi e studiarsi e il polacco guadagna margine.
Kwiatkowski entra in Sanremo con soli 5 secondi di vantaggio e viene ripreso. Prima Cancellara, poi Boassen Hagen e Van Avermaet tentano il colpo a sorpresa, ma in via Roma è sprint, ancora una volta.
(Foto da Twitter: @Milano_Sanremo)