Lewis Hamilton ha ottenuto la pole position del Gp d’Australia, prima prova del mondiale di Formula 1 2016, con il tempo di 1’23″837 (a soli 3 decimi dal record della pista del 2011, 2.3″ meglio dello scorso anno). Secondo Nico Rosberg sull’altra Mercedes.
Le Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen si sono qualificate in seconda fila (terza e quarta piazza), avendo grosse difficoltà a trovare la prestazione nelle prime fasi ma uscendo nel finale di qualifiche. Entrambe hanno volontariamente lasciato le vetture a 5 minuti e mezzo del termine per preservare un treno di gomme per la gara. Terza fila per le due Toro Rosso (motorizzate Ferrari) con Sainz (quinto) e Verstappen (sesto).
La nuova regola del taglio ha ottenuto gli effetti sperati nelle prime fasi: complici anche condizioni meteo incerte, i piloti si sono lanciati in pista fin da subito in cerca dei tempi migliori, evitando lo spettro di una precoce esclusione, creando tanta frenesia in corsia box. Il sistema ha invece fallito nel Q3 con tutti i piloti fuori dalle vetture già 3/4 minuti dal termine delle qualifiche per preservare un treno di gomme per la gara.
In Q1, le esclusioni sono arrivate dopo 7 dei 16 minuti di sessione (poi ogni 90″): Danil Kvyat (Red Bull) è la prima vittima illustre di tale sistema; gli altri sono Pascal Wehrlein (Manor), Haryanto (Manor), Gutierrez (Haas), Grosjean (Haas), Kvyat (Red Bull), Nasr (Sauber). Palmer (Renault) riesce all’ultimo giro a estromettere Ericsson (Sauber).
Nel Q2, altre 7 eliminazioni dopo i primi 6 minuti: si tratta di Magnussen (Renault), Palmer (Renault), Button (McLaren), Alonso (McLaren), Bottas (Williams), Hulkenberg (Force India) e Perez (Force India).
Nel Q3, gli otto piloti rimasti si sono giocati la pole position: l’ordine delle eliminazioni dopo 5 minuti è stato Ricciardo (Red Bull), Massa (Williams), Verstappen (Toro Rosso), Sainz (Toro Rosso).