All’indomani dell’attacco da parte di due kamikaze ad Ankara, nel quale sono morte 37 persone, la polizia turca ha fermato almeno 11 persone a Sanliurfa, nel sud-est del Paese al confine con la Siria, accusate di legami con i 2 attentatori.
Lo ha detto il premier turco, Ahmet Davutoglu, aggiungendo che è in corso un test del Dna per accertare l’identità di chi ha compiuto l’attentato, che è rimasto ucciso nell’esplosione. Pare che almeno uno dei kamikaze fosse una donna.
Tra i fermati ci sono anche familiari di almeno uno dei sospetti attentatori. Gli altri finiti in manette sono impiegati della concessionaria dove i kamikaze si sarebbero procurati la Bmw bianca usata per l’attacco. Le persone fermate verranno portate ad Ankara per essere interrogate.