È morto a 84 anni lo scrittore e filosofo Umberto Eco. La notizia della scomparsa, avvenuta ieri intorno alle 22.30 nella sua casa milanese, è stata data dalla famiglia a Repubblica. L’intellettuale era malato da tempo.
Eco era nato ad Alessandria il 5 gennaio del 1932. Raggiunse la fama internazionale grazie al suo romanzo più famoso, “Il nome della Rosa”. Il suo ultimo libro “Numero zero”, una critica al giornalismo, è stato pubblicato lo scorso anno da Bompiani. Oltre che di romanzi di successo internazionale, nella sua lunga carriera Eco è stato autore di numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia.
Nel suo ultimo tweet, aveva sperato nella rivalsa del giornalismo cartaceo nei confronti di quello digitale:
c’è un ritorno al cartaceo, il giornale non sparirà almeno per gli anni che mi è consentito di vivere
— Umberto Eco (@umbertoeco_) 21 Novembre 2015
Il suo nome è stato più volte inserito nella rosa degli scrittori candidati al Premio Nobel, ma l’accademia di Svezia non l’ha mai selezionato. La sua citazione più famosa è un inno alla lettura:
Di recente, Eco aveva fondato insieme ad altri scrittori e ad Elisabetta Sgarbi la nuova casa editrice “La nave di Teseo”. Proprio la sua casa editrice gli renderà omaggio con la pubblicazione, i primi giorni di marzo, del suo nuovo libro, “Pape Satan Aleppe”, una raccolta di saggi a cui lo scrittore ha avuto appena il tempo di dare il “visto si stampi”, come ha raccontato la Sgarbi a Rainews24.
Umberto Eco verrà commemorato nella sua città d’adozione, Milano. Secondo quanto si è appreso da fonti vicine alla famiglia, infatti, il feretro del grande scrittore e semiologo dovrebbe essere esposto nel corso di un rito civile al Castello Sforzesco. Sarebbe questo, secondo indiscrezioni, l’orientamento dei parenti: un rito civile che dovrebbe tenersi martedì prossimo, 23 febbraio, alle 15, al Castello Sforzesco.
Profondo cordoglio per la scomparsa di Umberto Eco è stato espresso ai familiari dal presidente del Consiglio Matteo Renzi: “Esempio straordinario di intellettuale europeo, univa una intelligenza unica del passato a una inesauribile capacità di anticipare il futuro”. Anche il ministro della Cultura ha lasciato il suo cordoglio su Twitter:
Ci ha lasciato Umberto Eco. Un gigante che ha portato la cultura Italiana in tutto il mondo. Giovane e vulcanico fino all’ultimo giorno.
— Dario Franceschini (@dariofrance) 20 Febbraio 2016