Nuovo allarme a Piazza Affari. A Milano diverse sospensioni in asta di volatilità hanno coinvolto soprattutto il comparto finanziario, Fca, Poste, Bper, Mediobanca, Unicredit e Intesa, oltre a Saipem ferma da tempo con un calo teorico del 21%. Dopo un timido tentativo di riagganciare quota 17 mila punti, Milano cede il 4,7%. E secondo gli analisti le prospettive future non sono particolarmente rassicuranti. Pesanti perdite anche nei principali mercati europei, tutti in perdita tra il 3 e il 4,5%, e vero e proprio tonfo della borsa greca che ha perso oltre il 10% a causa del progetto Tsipras sull’abbassamento delle pensioni, imposto dall’Europa.
Il petrolio è in calo a New York, dove le quotazioni perdono il 3,14% a 29,91 dollari al barile. E Wall Street, dopo un’apertura sottotono, perde ancora: il Dow Jones cede il 2,09% a 15.867 punti, il Nasdaq cede il 2,31% a 4.261 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 2,05% a 1.841 punti.
Lo spread tra Btp e Bund arriva a superare la soglia dei 140 punti base. Male i titoli di Stato italiani, spagnoli, portoghesi e soprattutto greci.
In Asia Hong Kong, Shanghai, Taiwan e Seul sono rimaste chiuse per i festeggiamenti del capodanno cinese. Operano solo Tokyo, Sidney e Mumbai.