La vittoria di Verona, anche un po’ fortunata, aggiusta un po’ la classifica del Palermo ma non fuga i dubbi sulla permanenza di Ballardini sulla panchina del Palermo. Il primo indizio arriva nel dopo partita. Ballardini non si presenta in sala stampa per le canoniche interviste. Parla solo il direttore sportivo Gerolin che sull’argomento appare piuttosto impacciato: “Non fatemi dire cose che non so”, dichiara a Sky Calcio, “era prioritario vincere questa gara e ci siamo riusciti, godiamoci la vittoria per qualche ora, poi sentirò il presidente Zamparini e vedremo il da farsi”.
Come si intuisce, non è certo la dichiarazione serena di chi ha vinto una gara decisiva in trasferta e ha allontanato il terz’ultimo posto della classifica a sei punti. E a fine gara emergono nuovi particolari decisamente insoliti: Ballardini non avrebbe parlatio alla squadra né prima, né durante né dopo la partita. Evidentemente sentendosi già di fatto delegittimato.
Del resto tutto ciò che è accaduto proprio sabato, alla vigilia, non è comune: prima la quasi rissa tra Ballardini e Sorrentino, poi la possibilità di un’esclusione di Sorrentino e Gilardino dalla formazione titolare e infine il decisivo intervento di Zamparini che di fatto ha costretto il tecnico a fare marcia indietro.
A Palermo del resto con Zamparini non è mai facile per gli allenatori. È appena il caso di ricordare che Iachini venne esonerato dopo una vittoria, quella con il Chievo e che mercoledì scorso – dopo la sconfitta casalinga con la Fiorentina – Zamparini aveva già di fatto esonerato Ballardini, salvo poi richiamarlo di fronte all’intransigenza di Iachini. Da qui la constatazione che ormai il carisma del tecnico nei confronti della squadra è pressocché nullo.
E su quanto accaduto negli ultimi due giorni arriva la versione ufficiale di Stefano Sorrentino: “Sono il capitano, il più vecchio e il più esperto della squadra, non permetto a nessuno di toccare l’integrità morale della squadra, di mettere in dubbio la professionalità della squadra, chiunque lo fa deve vedersela con me e pur di difendere la squadra sono pronto a pagarne le conseguenze. Tutti noi abbiamo dato il 101% con Iachini e il 101% con Ballardini, come è ovvio. Se siamo quart’ultimi forse è perché meritiamo il quart’ultimo posto: preferisco sentirmi dire che sono scarso ma nient’altro, se qualcuno adombra qualcosa divento una jena”. Sorrentino poi ha ringraziato anche Zamparini per la vicinanza dimostrata alla squadra in questi giorni.
Le parole di Sorrentino, dette a muso duro, lasciano pochi spazi a dubbi. “Questa squadra ha vinto in trasferta pur avendo preparato la partita in modo anomalo”. Come dire, abbiamo vinto da soli. E Ballardini si allontana sempre più dal Palermo.
L’impressione è che Zamparini si aspettasse dal tecnico una lettera di dimissioni che lo sollevasse dal “fastidio” di doverlo esonerare. Il presidente non è rimasto contento del rendimento di Ballardini e non si aspettava che l’ambiente si sgretolasse in questo modo dopo l’esonero di Iachini. Non volendo spendere altri soldi per un nuovo allenatore l’ipotesi privilegiata resta Iachini (ma a patto che il tecnico ascolano sia motivato e non avanzi particolari richieste) o in subordine una promozione di Viviani che attualmente è sul libro paga della società.