La Corea del Nord continua a sfidare la comunità internazionale. Mercoledì è stato condotto un test con una bomba nucleare (non all’idrogeno come inizialmente ipotizzato) destando allarme tra le autorità sudcoreane e il Servizio geologico americano che poco prima avevano rilevato un sisma di magnitudo 5.1 a 49 km a nord di Kilju, l’area dei test nucleari.
Secondo Seul il sisma era di origine artificiale: “La Corea del Nord la propria potenza nucleare al livello successivo”, attraverso un’arma per difendersi contro gli Stati Uniti e gli altri suoi nemici – dichiarano fonti ufficiali – La dichiarazione afferma che il test è stato un ‘perfetto successo'”.
“Abbiamo effettuato con successo un test nucleare per difenderci dagli Stati Uniti”. si legge in un comunicato ufficiale diffuso dalla Cnn. Il via libera al test è stato dato dal leader Kim Jong-un “il 3 gennaio” e rappresenta un importante passo in avanti in virtù del fatto che la bomba all’idrogeno è molto più potente di quelle nucleari all’uranio e molto più difficile da realizzare.
Inevitabili le dure reazioni della comunità internazionale. Il capo dell’Organizzazione dell‘Onu per il Trattato sul bando dei test nucleari, Lessina Zerbo, ha subito detto che “il test di una bomba all’idrogeno da parte della Corea del Nord, se confermato, sarebbe una violazione del Trattato e una grave minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale“.
È stato quindi convocato un Consiglio di sicurezza dell’Onu “a porte chiuse”, riferisce un funzionario delle Nazioni unite alla Cnn, in attesa di avere conferme ufficiali. Pyongyang nel 2012 ha detto di aver mandato nello spazio un satellite con un missile pluristadio capace di trasportare a lungo raggio di testate nucleari.