Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel tradizionale messaggio di fine anno, racconta ciò che il governo ha fatto nel 2015 e quali saranno le sfide del futuro.
Tra i temi affrontati, quello delle banche, immigrazione, le riforme, il prossimo rimpasto di governo e l’appuntamento delle prossime lezioni amministrative nelle grandi città.
Il primo a parlare è stato Enzo Iacopino, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti che ha esposto le problematiche della categoria: dai compensi, alle intimidazioni subite, dalla privacy, alla ‘legge bavaglio’.
“Il 2015 è andato un poco meglio rispetto al 2014” ha dichiarato il premier.
“Il 2015 è stato un buon anno” ha proseguito “io non mi accontento. Bisogna crescere ancora e l’Italia tornerà ad essere leader in Europa”.
“I governi passati hanno sempre parlato di togliere l’Imu e la Tasi ma lo abbiamo fatto noi”.
Sulla riforma delle legge elettorale Renzi la definisce “capolavoro parlamentare” e sulla riforma costituzionale “immaginiamo il referendum nel mese di ottobre 2016”.
“Qualche anno fa c’era preoccupazione” ha dichiarato che “l’Italia sarebbe stata in stagnazione perenne, che l’Italia non sarebbe più tornata con il segno più”.
“Se noi guardiamo i dati quest’anno vediamo che il pil torna a crescere” ha dichiarato il premier.
Non poteva non mancare un accenno al tasso di disoccupazione che “è ancora troppo alto, ma è all’11,5%. Quando ti capita di essere fermato da un ragazzo che ti dice ‘ti ringrazio perchè ho un contratto a tempo indeterminato’ ti rendi conto che tante polemiche sul jobs act hanno visto il 2015 portare un pò di chiarezza, ci sono più tutele non meno tutele”.
Alla fine Renzi ha annunciato che “questo sarà l’ultimo incarico pubblico”.
Il premier ha poi lanciato una stoccata ad alcuni professori che “non hanno fatto domanda assunzione sobillati da qualche genio” che diceva “vi deporteranno. Nessuno è stato deportato”. “sarebbero stati assunti nella loro regione e ora avrebbero un hanno posto di lavoro a tempo determinato. Questo mi fa male”.
Sulle banche il presidente del Consiglio ha voluto rassicurare che verranno aiutati tutti. “Abbiamo a cuore il destino di quelle persone. Chi ha subito dei danni deve sapere che lo Stato è dalla sua parte, che faremo di tutto perchè possa riavere indietro i suoi soldi”.
Renzi commenta i dati pubblicati questa mattina dall’Istat. “L’indice di fiducia è spaventosamente alto” ha detto, aggiungendo che “l’indice sui consumatori è a 117.6, quello delle imprese a 105.8, leggermente in calo di quale decimale rispetto a quello novembre, registrato prima degli attentati Parigi. Un anno fa era 97.4 , 20 punti più basso”.
“Non ci sarà nessun rimpasto” ha annunciato Renzi. “Manca ancora qualche casella al governo, le copriremo, ma non ci sarà nessun rimpasto” e conferma che “a Roma si va a votare nel 2016, intorno al 10 giugno si voterà per il prossimo sindaco”.
“Noi non tocchiamo le pensioni degli italiani – ha detto- ovviamente se ci saranno da fare degli interventi sulle pensioni d’oro saranno fatti dopo un lungo dibattito che sarà contraddistinto da grande trasparenza”.