È stata respinta la mozione di sfiducia nei confronti del ministro Boschi. 129 i si, i no 373. La Camera ha oggi sospeso i lavori sulla legge di Stabilità per discutere la mozione di sfiducia al ministro Maria Elena Boschi. È stata presentata dal M5S per il presunto conflitto di interessi sul decreto banche.
A votare contro la Boschi sono stati M5S, Lega e Sinistra Italiana mentre Fi non ha partecipato al voto. Matteo Renzi non è stato in aula ma a Bruxelles per il consiglio Ue. Il premier è convinto che la demagogia “non paga nè per il paese nè in termini di voti”.
Maria Elena Boschi, intervenuta al dibattito ha dichiarato di essere “orgogliosa di far parte di un governo che esprime un concetto molto semplice: chi sbaglia deve pagare, chiunque sia, senza differenze e favoritismi. Se mio padre ha sbagliato deve pagare. Non c’è spazio per doppie misure e favoritismi”.
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“Ci sono stati atti che hanno favorito mia famiglia? C’è stato un favoritismo, una corsia preferenziale? Se la risposta fosse sì sarei io la prima a ritenere necessarie le mie dimissioni” ha proseguito “Amo mio padre, non mi vergogno a dirlo. È una persona perbene e sono fiera di lui”.
“Se Forza Italia non vota la sfiducia al governo, ci incazziamo e ci sarà da rivedere tutto, anche la coalizione Lega-Fi-Fdi per le amministrative”. Lo ha dichiarato il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, incontrando le agenzie italiane a Mosca. Oggi alla Camera Forza Italia potrebbe astenersi, “ma se anche sulla mozione contro il governo hanno cambiato idea bisognerà ripensare tutto”, ha concluso Salvini.
Intanto la mozione di sfiducia al governo, già calendarizzata alla Camera per il 15 gennaio, sarà presentata anche al Senato.