La ricerca viene dall’Uimyung Research Institute for Neuroscience in Korea del Sud e afferma che il latte vaccino, specie se munto nelle ore notturne, migliorerebbe la qualità del sonno e non solo: secondo gli scienziati avrebbe un effetto simile alle benzodiazepine, farmaci utilizzati per la cura dell’ansia. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of medicinal food.
Il latte caldo munto nelle ore notturne e assunto prima di coricarsi può essere un ottimo rimedio in caso di insonnia lieve e la chiave di tutto è la mungitura tardiva che permetterebbe di ottenere una quantità elevatissima di triptofano e melatonina, un ormone implicato nella regolarizzazione del ritmo sonno-veglia. “Il latte è stato a lungo conosciuto e utilizzato per favorire il sonno”, spiegano gli scienziati. E il merito sarebbe dovuto all’elevato contenuto di melatonina e triptofano: quest’ultimo un aminoacido essenziale che viene convertito in serotonina e melatonina.
I ricercatori hanno confrontato due tipi di latte: quello munto durante le ore diurne e quello munto di notte. Durante la ricerca, condotta su modello animale, i topi sono stati divisi in quattro gruppi: uno assumeva il latte munto di notte; l’altro quello munto di giorno; uno benzodiazepine e l’altro acqua. I topi che mostravano molta più sonnolenza facevano fatica a rimanere svegli persino sui cilindri rotanti. I topi che avevano beneficiato di maggior effetto soporifero erano quelli che avevano assunto latte munto di notte, alla stregua di chi aveva preso le benzodiazepine.
Dai risultati è quindi emerso che il latte è in grado di produrre un effetto sedativo, ansiolitico, e di favorire il sonno in modo paragonabile alle benzodiazepine. Cosa c’è di meglio, quindi, che favorire il sonno con un rimedio naturale come una fumante tazza di latte caldo?